Parlamento europeo: “Non accetteremo l’accordo politico del Consiglio europeo sul QFP 2021-2027 nella sua forma attuale”.

Per il Parlamento europeo, l’accordo sul bilancio di lungo periodo va rivisto. Con l’attuale decisione del Consiglio le priorità a lungo termine dell’UE, come Green Deal e Agenda digitale, sarebbero a rischio per i deputati europei.

Nel testo approvato, che servirà da mandato per i prossimi negoziati sul futuro finanziamento e sulla ripresa dell’UE, il Parlamento ha accolto con favore l’approvazione, da parte dei leader UE, del Fondo di ripresa proposto dal Parlamento a maggio scorso, definendolo una “mossa storica per l’UE”. Tuttavia, i deputati si rammaricano “dei consistenti tagli apportati alla componente delle sovvenzioni” e chiedono il pieno coinvolgimento democratico del Parlamento nello strumento per la ripresa che al momento “non attribuisce un ruolo formale ai deputati eletti al Parlamento europeo”.

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Sul bilancio a lungo termine dell’UE (Quadro finanziario pluriennale – QFP) i deputati hanno criticato i tagli apportati ai programmi orientati al futuro poiché “mineranno le basi di una ripresa sostenibile e resiliente”. I programmi faro dell’UE relativi a clima, transizione digitale, salute, gioventù, cultura, infrastrutture, ricerca, gestione delle frontiere e solidarietà sono a rischio di “un calo immediato dei finanziamenti dal 2020 al 2021”. Inoltre, dal 2024, “il bilancio dell’UE nel suo complesso sarà al di sotto dei livelli del 2020, mettendo a rischio gli impegni e le priorità dell’UE”.

Il Parlamento non accetterà l’accordo politico del Consiglio europeo sul QFP 2021-2027 nella sua forma attuale e “non è disposto ad avallare formalmente una decisione già presa”. I deputati sono pronti “a non concedere l’approvazione” per il bilancio a lungo termine dell’UE, fino a quando non sarà raggiunto un accordo soddisfacente nei prossimi negoziati tra il Parlamento e la Presidenza tedesca del Consiglio, con l’obiettivo di ottenerlo entro la fine di ottobre, per non compromettere un avvio agevole dei nuovi programmi dal 1° gennaio 2021.

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Tuttavia, nel caso in cui il nuovo QFP non fosse adottato per tempo, l’articolo 312, paragrafo 4, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea prevede la proroga temporanea del massimale dell’ultimo anno dell’attuale QFP (2020) e ciò sarebbe pienamente compatibile con il piano di ripresa e l’adozione dei nuovi programmi del QFP.

Il Parlamento europeo, nel corso dei lavori della plenaria di ieri, ha “deplorato fortemente” il fatto che il Consiglio europeo abbia significativamente indebolito gli sforzi della Commissione e del Parlamento volti a difendere lo Stato di diritto, i diritti fondamentali e la democrazia nel quadro del QFP e del piano di ripresa.

I parlamentari, infine, hanno convenuto sulla proposta di una revisione intermedia del QFP entro la fine del 2024. Tale revisione dovrà riguardare i massimali per il periodo 2025-2027, l’introduzione di risorse proprie aggiuntive e l’attuazione degli obiettivi in materia di clima e biodiversità.

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foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 – Source : EP

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