Parlamento europeo: “3,4 miliardi di euro ai Paesi UE per affrontare la crisi dei rifugiati ucraini”.

Dopo il via libera del Parlamento europeo alla redistribuzione dei finanziamenti regionali e di asilo ai Paesi UE che ospitano le persone in fuga dall’invasione russa dell’Ucraina durante l’ultima sessione in Plenaria, i deputati hanno adottato ulteriori misure di sostegno urgenti.

Nel dettaglio, gli eurodeputati – con 549 voti favorevoli, uno contrario e 8 astensioni – hanno deciso di liberare immediatamente un importo pari a circa 3,4 miliardi di euro (dei 10 miliardi di euro disponibili) dalle risorse REACT-EU e rendere più celere l’accesso dei governi UE ai fondi per finanziare infrastrutture, alloggi, attrezzature, occupazione, istruzione, inclusione sociale, assistenza sanitaria e assistenza ai bambini per i rifugiati.

Le nuove misure, spiegano dal Parlamento europeo, “permetteranno un incremento del prefinanziamento iniziale (15% rispetto all’11% previsto originariamente) delle risorse REACT-EU per tutti i Paesi UE”.

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Gli Stati membri che confinano con l’Ucraina (Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia) e quelli che hanno ricevuto un numero di rifugiati equivalente a più dell’1% della loro popolazione nazionale (Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca ed Estonia) potranno ottenere immediatamente il 45% (rispetto all’11% previsto) del fondo, senza, al momento, dover presentare alcun resoconto.

Ad oggi, secondo l’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), più di 4 milioni di persone hanno lasciato il Paese da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.

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