Pari opportunità, Predrag Fred Matić: “Industria cinematografica dominata dagli uomini”.

E’ ancora lunga la strada per le pari opportunità tra uomo e donna. Ne è convinto l’eurodeputato del gruppo S&D, Pedrag Fred Matić, intervenuto sul tema della presenza femminile all’interno dell’industria cinematografica europea: “La libertà di espressione artistica e le pari opportunità sono uno dei valori fondamentali dell’identità europea. Ciò nonostante, recenti studi dimostrano che l’industria cinematografica è ancora dominata dagli uomini”.

Tra il 2015 e il 2018, ricorda l’eurodeputato croato, solo il 22% dei registi di lungometraggi europei erano donne. Un divario di genere facilmente riscontrabile leggendo i dati quantitativi sulle produzioni cinematografiche dirette dalle donne nei Paesi del nord e del sud dell’UE: “Paesi Bassi, Germania, Austria e Svezia presentano la percentuale più alta di film diretti da registe (27-30%), mentre Spagna, Portogallo e Italia si collocano su una media compresa tra il 10-14% di film diretti dalle donne. I Paesi dell’Europa orientale – Lituania, Estonia, Croazia, Slovenia, Polonia, Bulgaria e Romania – si collocano sopra i Paesi del sud, con una direzione femminile compresa tra il 15-19 %.

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Non esiste, quindi, un Paese europeo in cui le donne dirigono più di un terzo dei film. Numeri sui quali la futura dotazione del programma Europa Creativa – 2,4 miliardi di euro per il periodo 21-27 – dovrebbe intervenire per sostenere le cineaste, specialmente nelle aree orientali e meridionali dell’UE, per l’esponente del gruppo S&D.

Thierry Breton, foto Alain Rolland Copyright © European Union 2021 - Source : EP
Thierry Breton, foto Alain Rolland Copyright © European Union 2021 – Source : EP

Sulla bontà dell’interrogazione parlamentare si è espresso oggi il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi Thierry Breton, ricordando che “la Commissione si impegna a promuovere la parità di genere anche attraverso il programma Europa creativa. Nell’ambito del nuovo programma sono state numerose le iniziative a sostegno della
partecipazione delle professioniste nell’industria audiovisiva. Nell’ambito del nuovo sottoprogramma MEDIA di Europa creativa 2021-2027 – ricorda Breton – i candidati devono presentare, all’interno delle proposte progettuali, una valida strategia di inclusione di genere per poter accedere ai finanziamenti”.

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Nel suo intervento Breton ha poi ricordato il lancio della campagna “CharactHer” e delle iniziative previste per l’Anno Europeo della gioventù: “Nell’ambito del Piano d’azione per i media e gli audiovisivi è stata avviata la campagna di comunicazione “CharactHer” per incoraggiare le giovani donne e i numerosi talenti a intraprendere carriere spesso percepite come dominate dagli uomini. La campagna, che si rivolge alle giovani generazioni di professioniste dell’audiovisivo, proseguirà nel 2022 in collaborazione con le scuole di cinema. All’interno del sottoprogramma MEDIA di Europa creativa – conclude Breton – sono previste azioni per supportare l’educazione cinematografica dei giovani e i risultati di tali azioni saranno presentati nel rapporto di monitoraggio di Europa Creativa, in occasione dell’Anno Europeo della Gioventù”.

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