Monte dei Paschi di Siena, Pedicini: “Condotta MEF è conforme ai trattati?”.

La Bluebell Partners Limited, azionista di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), dal 2013 informa costantemente la Commissione in merito alle azioni illecite perpetrate da MPS, per le quali l’ex presidente Alessandro Profumo e l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola sono stati giudicati colpevoli in primo grado con l’accusa di falso in bilancio e manipolazione di mercato; nel 2017 il governo, allora presieduto dell’attuale commissario Gentiloni, decise di intervenire stanziando risorse pubbliche per salvare la banca dal fallimento, ottenendo il “nulla osta” della Commissione. E’ quanto ricordato recentemente dall’eurodeputato Piernicola Pedicini del gruppo dei Verdi/ALE in una interrogazione indirizzata alla Commissione europea per ricevere un parere sulla conformità dell’azione del Ministero dell’Economia e delle Finanze ai trattati e alla decisione SA.47677 del 2017.

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“La stessa Bluebell Partners Limited – prosegue Pedicini – ha recentemente chiesto alla Commissione di agire in merito alle presunte ostruzioni perpetrate dal ministero dell’Economia e delle finanze italiano (MEF) – azionista di maggioranza di MPS al 64 % – nel bloccare con metodi scorretti la procedura di richiesta di compensazione per i danni subiti dagli azionisti a causa delle azioni illecite perpetrate da Profumo e Viola”.

In risposta all’interrogazione dell’eurodeputato italiano, la Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, ha dichiarato che “nel luglio 2017 la Commissione ha approvato il piano dell’Italia per sostenere una ricapitalizzazione precauzionale della Banca Monte dei Paschi di Siena nel quadro delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato e di Unione bancaria, tenendo conto degli impegni assunti dall’Italia in relazione alla banca e in linea con le possibilità offerte agli Stati membri nell’ambito della direttiva sul risanamento e sulla risoluzione delle banche del regolamento sul meccanismo di risoluzione unico”.

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“In casi debitamente giustificati – afferma la Vestager -, gli Stati membri possono proporre modifiche alla decisione della Commissione che approva la misura di aiuto, compresi gli impegni. La Commissione può autorizzare tali modifiche mediante una nuova decisione, qualora esse siano giustificate e l’equilibrio della decisione originale sia preservato.
Per questioni di riservatezza, la Commissione non può pronunciarsi sullo stato esatto dell’attuazione degli impegni relativi alla Banca Monte dei Paschi di Siena, ma conferma di essere in contatto con le autorità italiane a tal riguardo. La Commissione ha considerato le osservazioni presentate da Bluebell Partners come informazioni generali di mercato, conformemente al regolamento di procedura, le ha valutate e ha risposto a Bluebell Partners, a norma del Codice di buona condotta amministrativa”.

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L’ambito di competenza del controllo della Commissione sugli aiuti di Stato è, però, limitato dalle disposizioni applicabili del diritto dell’Unione e la Commissione adotta le proprie decisioni tenendo conto delle informazioni fornite dagli Stati membri in virtù del principio di leale cooperazione, ha ricordato l’esponente della Commissione von der Leyen.

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