La Polizia di Stato compie 168 anni.

Auguri alla Polizia di Stato. 168 anni e non sentirli! Oggi, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, per il 168° anniversario della fondazione della Polizia, le celebrazioni a Cagliari saranno limitate a rendere gli onori a tutti gli appartenenti della Polizia di Stato caduti in servizio. Il Questore Pierluigi d’Angelo e il Prefetto Bruno Corda hanno così deposto una corona di alloro alla lapide commemorativa posta all’ingresso della Questura di Cagliari.

Mai come in questo particolare periodo di grande emergenza sanitaria, connotata purtroppo anche da negativi risvolti socio-economici, le donne e gli uomini della Polizia di Stato stanno dando prova tangibile di che cosa voglia dire ‘esserci sempre’.

La ricorrenza di questo anniversario costituisce, dunque, occasione per fare un bilancio dei risultati che nell’ultimo periodo sono stati raggiunti a livello locale, mettendo in campo strategie di prevenzione e di contrasto, sia ai fenomeni criminali che di ogni turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.

Sono stati organizzati nell’ultimo anno 1.546 servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica per i piccoli e i grandi eventi – quasi il doppio rispetto allo scorso anno.
In prima linea, sul piano delle strategie di prevenzione, le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e degli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati di Pubblica Sicurezza Distaccati, anche in questo periodo in cui è stato necessario dare il massimo impegno nei servizi di controllo finalizzati a contenere la diffusione del coronavirus, hanno garantito la massima copertura di tutte le zone, in Città e in Provincia, con servizi mirati e rafforzati anche con la presenza degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta.
Solo nel territorio cagliaritano sono stati più di 3000 gli interventi, quasi 11.000 le persone identificate, oltre 3000 i veicoli controllati e circa 70.000 le chiamate al 113, gestite dal Centro Operativo Telecomunicazioni della Questura.

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L’attività di contrasto dei reati studiata e attuata alla luce dell’analisi sugli episodi delittuosi, sia in termini quantitativi che temporali, nelle diverse zone del territorio di competenza, ha consentito, inoltre, di dare risposte efficaci e tempestive, “colpo su colpo”, ai fenomeni criminali più avvertiti dalla cittadinanza in termini di percezione.
Anche l’attività investigativa compita dalla Squadra Mobile, in tutti gli ambiti in cui era necessario dare un’immediata risposta ai gravi fatti criminali che hanno interessato la Città Metropolitana di Cagliari, sia in centro che nelle periferie.

Nel delicatissimo ambito delle indagini per i reati contro la persona, per i reati di atti persecutori (stalking) e maltrattamenti in famiglia, l’attività della Squadra Mobile e dei Commissariati di Pubblica Sicurezza Distaccati, in particolare il Commissariato di P. S. Quartu Sant’Elena, è spesso sfociata in arresti, esecuzioni di misure cautelari in carcere, misure di Allontanamento dalla casa famigliare o di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, che hanno assicurato una concreta tutela alle vittime di questi reati, la cui fiducia è accresciuta.

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Insieme alla costante attività di impulso della Divisione Polizia Anticrimine, che costituisce il motore della grande macchina della prevenzione dei reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e femminicidio, nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato “…Questo non è Amore”, e in collaborazione con le associazioni antiviolenza, è stato garantito un costante contributo al cambiamento culturale che mira ad un’autentica parità di genere; attraverso la promozione di iniziative quali convegni e il “Progetto Camper”, sono stati attivati, in ambito provinciale 1.230 contatti con cittadini, donne, ragazze e molti uomini che spesso hanno dato un aiuto a far emergere un dolore sommerso. Le richieste di Ammonimento del Questore seguono un trend in costante aumento, sintomo di una maggiore fiducia da parte del cittadino e dell’efficacia della campagna informativa circa gli strumenti alternativi ai rimedi giudiziari a disposizione delle vittime per combattere la violenza di genere.

L’attività della Polizia Amministrativa e Sociale, si è contraddistinta ancora una volta per il contrasto alle irregolarità nella gestione degli esercizi pubblici, nonché al gioco e alle scommesse illegali.

Numerosi sono stati gli esercizi pubblici controllati, con i servizi mirati a prevenire ed a reprimere il gioco illegale ed a tutela dei minori, con il sequestro di 43 apparecchi irregolari e sanzioni per oltre 360.000,00 euro. Nel corso dei servizi finalizzati alla verifica dell’osservanza, da parte delle varie attività commerciali e locali pubblici, delle misure disposte per contenere la diffusione del coronavirus, è stato effettuato anche un sequestro di mascherine prive del marchio CE.

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E’ stato dato particolare impulso anche all’attività di controllo dell’immigrazione e di contrasto all’immigrazione clandestina, con un’attenta osservanza e applicazione delle misure antiterrorismo.
La gestione meticolosa degli episodi di sbarchi cosiddetti “diretti” di stranieri nelle coste del Sulcis-Iglesiente e l’attenta applicazione delle procedure di identificazione hanno consentito, oltretutto, di sviluppare attività di indagine, volte al contrasto dei reati connessi al fenomeno dell’immigrazione clandestina, con adozione di provvedimenti di arresto o segnalazioni all’Autorità Giudiziaria.

Anche nel mondo informatizzato grazie all’instancabile lavoro della Polizia Postale e delle Comunicazioni, la Polizia di Stato è sempre in prima linea per proteggere i cittadini dalle insidie del web. L’impegno degli investigatori ha consentito, anche negli ultimi mesi, di sconfiggere estese reti criminali che avevano costruito piattaforme virtuali per commettere truffe telematiche e dissipare i patrimoni di ignari fruitori, oppure che avevano intessuto le loro maglie anche nell’Isola per l’adescamento di adolescenti, vittime dei reati di pedopornografia online. Di particolare rilievo l’indagine condotta agli inizi del mese di marzo dal Compartimento della Polizia Postale di Cagliari su tutto il territorio nazionale, che si è conclusa con l’arresto di un soggetto residente nella provincia di Venezia per detenzione di materiale pedopornografici e adescamento di minori e la denuncia di altri 7 soggetti.

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