Europa

IVA sulle importazioni: il Consiglio raggiunge un accordo.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha raggiunto un accordo sulla posizione degli Stati membri sulla direttiva per l’imposta sul valore aggiunto (IVA) per le vendite a distanza di beni importati e sull’IVA d’importazione.

L’obiettivo della direttiva è migliorare la riscossione dell’IVA sui beni importati, rendendo i fornitori responsabili dell’IVA pagata sulle importazioni, il che dovrebbe incentivare l’utilizzo dello sportello unico per l’IVA sulle importazioni (IOSS).

“Raccogliere l’IVA sulle importazioni attraverso lo sportello unico è vantaggioso per le casse pubbliche degli Stati membri e agevolerà le trattative in corso sulla riforma del Codice doganale dell’Unione, una delle principali priorità della nostra presidenza”, ha dichiarato oggi Andrzej Domanski, ministro delle Finanze della Polonia.

I commercianti esteri o le piattaforme saranno resi responsabili dell’IVA sulle importazioni e sull’IVA delle vendite a distanza dei beni importati nel Paese di destinazione finale. Questo sistema dovrebbe incentivare l’uso dell’IOSS, poiché i commercianti o le piattaforme che non lo utilizzano dovranno registrarsi in ogni singolo Stato membro.

Lo IOSS funge da punto di contatto per gli importatori di beni provenienti da paesi terzi verso l’Unione Europea. Il suo scopo è semplificare la dichiarazione e il pagamento dell’IVA sugli acquisti di beni nell’UE, poiché è sufficiente registrarsi in un solo Stato membro, anche quando si effettuano vendite in tutta l’Unione.

Poiché lo IOSS consente il pagamento dell’IVA anticipato (quando il consumatore acquista l’articolo), invece che al momento dell’ingresso delle merci alla frontiera, protegge le entrate fiscali degli Stati membri e aumenta la conformità fiscale per le importazioni. Inoltre, sposta l’onere della riscossione dell’IVA dai consumatori alle piattaforme, un risultato che il Consiglio spera di replicare anche per i dazi doganali nella riforma del Codice doganale dell’Unione.

La direttiva dovrà passare attraverso una procedura legislativa speciale e l’accordo sul progetto di legge richiederà l’unanimità all’interno del Consiglio. Il Parlamento europeo sarà consultato sul testo concordato e verrà chiamato a esprimere il proprio parere. Successivamente, il testo dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio prima di essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE e di entrare in vigore.

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