Inps, Francesca Ghirra: “Sardegna penalizzata”.

L’istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) nell’Isola opera, come risaputo, in presenza di una cronica carenza di personale. Una realtà dii fatto come ricordato dal vistoso calo di risorse umane, passato negli ultimi 8 anni da 980 unità a circa 658, ovvero un -32%.

La Sardegna, ancora, è stata l’unica regione a non aver soddisfatto tutte le richieste di mobilità del personale: su un totale di 4.694 posti, le unità aggiuntive previste per l’Isola erano solo 41, pari allo 0,87 per cento del totale nazionale. Nonostante il concorso per 1858 consulenti di protezione sociale, la graduatoria finale di 5383 idonei, l’immissione in ruolo di ulteriori 4.843 unità previste, per la Sardegna i nuovi posti disponibili sono solo 63, a causa di una ripartizione iniqua e penalizzante che ha colpito, oltre la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia e il Molise.

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Numeri si quali è intervenuta la deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra, Francesca Ghirra, firmataria di una nuova interrogazione indirizzata alla Ministra del Lavoro, Calderone.

“Gli uffici territoriali della Sardegna hanno urgente bisogno di personale per poter continuare a garantire i servizi a cittadine e cittadini. Le richieste sono in costante aumento anche per via della grave crisi che affligge il tessuto sociale ed economico dell’Isola, ma la dotazione di nuovo personale prevista è del tutto inadeguata. Alcune sedi, come le direzioni provinciali di Cagliari e Sassari, sono drammaticamente sottodimensionate, mentre per altre – quali Carbonia, Senorbì, Lanusei, Macomer, Siniscola, Sorgono, Ghilarza, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania -, non è prevista alcuna integrazione di personale”.