Badu ‘e Carros, Francesca Ghirra: “Condizioni di lavoro insostenibili”.

Nonostante l’imbarazzante evasione del boss Marco Raduano dal carcere di Badu ‘e Carros di Nùoro, sulla casa circondariale del centro Sardegna l’azione dell’Esecutivo Meloni è, per restare sul tema, deciamente latitante. Ad avvalorare l’assenza di interventi, oggi, è stata la deputata dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesca Ghirra, firmataria peraltro di una interrogazione sul tema. Una prassi di lavoro, ricorda la Ghirra, che “continua a peggiorare nonostante gli impegni presi dal ministro Nordio” e “un sopralluogo della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati”.

Criticità confermate anche da recenti fatti di cronaca avvenuti all’interno dell’istituto penitenziario, a partire dall’incendio dello scorso 25 aprile e l’ennesima aggressione di un agente.

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“A fine marzo – scrive l’esponente del Parlamento Italiano – il ministro Nordio ha risposto a una mia interrogazione con l’impegno a garantire il ripristino di adeguate condizioni di sicurezza ed efficienza operativa nel carcere di Badu ‘e Carros e a colmare le carenze di organico esistenti, ma a oggi nulla è cambiato. Le problematiche sono davvero tante, a partire dalla carenza di organico: sono oltre 60 le unità mancanti, numero che non consente un’ottimale gestione della sicurezza e il benessere del personale, costretto a turni di servizio che si protraggono ben oltre quanto stabilito dalle normative e che troppo spesso deve rinunciare a ferie e giorni di riposo”.

Struttura, inoltre, che necessiterebbe di interventi urgenti di ristrutturazione: “L’edificio – prosegue – non dispone di adeguati locali per il pronto soccorso medico e la Regione non garantisce il necessario supporto psichiatrico e psicologico ai detenuti”.

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