Immigrazione in Italia, Ylva Johansson: “Ad oggi ricollocate 335 persone”.

Quali sono i numeri reali sul ricollocamento degli immigrati arrivati in Italia nel corso del 2020? Una domanda al centro dell’interrogazione dell’eurodeputata Silvia Sardone (ID) per la quale nel 2020, non ci sono stati ricollocamenti di immigrati verso altri Paesi europei: “I dati, forniti dal ministero dell’Interno, riportano che, al 26 giugno 2020, in Italia sono sbarcate 6576 persone, senza contare gli ‘sbarchi fantasma’ e quelli terrestri al confine del Friuli Venezia Giulia”.

Numeri, per l’esponente del gruppo ID, aggravati dall’assenza di solidarietà tra Paesi europei e dalla scarsa efficacia dell’accordo di Malta, sottoscritto nel settembre 2019 da Italia, Francia, Germania, Finlandia e Malta, che doveva superare il problema dei ricollocamenti attraverso una gestione europea dell’accoglienza.

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Per la Commissione europea è intervenuta Ylva Johansson per la quale “ad oggi, nel 2020, 335 richiedenti sono stati trasferiti dall’Italia in altri Stati membri, compresi 302 provenienti da sbarchi che hanno avuto luogo nel 2019, e 33 da sbarchi che hanno avuto luogo nel 2020. 544 richiedenti – ha aggiunto la Commissaria svedese – sono attualmente in attesa di essere trasferiti dall’Italia. Per 433 dei suddetti richiedenti il processo di ricollocazione è stato sospeso nel marzo del 2020 a causa delle restrizioni connesse al Covid-19 ed è stato ripreso nel giugno 2020, quando sono state revocate le restrizioni. Per gli altri 111, sbarcati dal giugno 2020, sono state recentemente disposte le ricollocazioni”.

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“La Commissione – ha proseguito l’esponente della Commissione – è rimasta costantemente in contatto con gli Stati membri che partecipano alla ricollocazione volontaria per riprendere il trasferimento di richiedenti non appena è stato possibile, in base alle misure sanitarie applicabili. In questo contesto, dopo la revoca delle restrizioni di viaggio, il processo di ricollocazione è stato ripreso per 189 richiedenti, che sono stati trasferiti dall’Italia in diversi Stati membri”.

La Commissione, ha assicurato la Johansson, continuerà a fare tutto il possibile per fornire sostegno finanziario e operativo agli Stati membri maggiormente colpiti dagli arrivi dei migranti, per garantire procedure di asilo e di migrazione giuste ed efficaci anche in queste circostanze senza precedenti. Inoltre, il patto sulla migrazione e l’asilo di prossima adozione affronterà le specificità degli arrivi successivi alle operazioni di ricerca e soccorso.

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