Il Premio giornalistico del PE 2023 va all’indagine sul naufragio di Pylos.

Un consorzio greco-britannico-tedesco ha ricevuto il Premio Daphne Caruana Galizia 2023 per l’indagine sul naufragio dell’Adriana, costato la vita a più di 600 migranti a Pylos, in Grecia.

L’agenzia investigativa greca Solomon, l’emittente pubblica tedesca StrgF/ARD e il quotidiano britannico The Guardian sono gli autori dell’indagine congiunta che ha appurato le responsabilità della Guardia costiera greca nella tragedia avvenuta al largo delle coste di Pylos, facendo anche emergere le incongruenze nella versione fornita dalle autorità elleniche.

Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta nella sala stampa del Parlamento europeo a Strasburgo dedicata proprio a Daphne Caruana Galizia, hanno partecipato la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, la vicepresidente responsabile del Premio, Pina Picierno, e la presidente del Berliner Presse Club, in rappresentanza dei 28 membri della giuria europea indipendente, Juliane Hielscher.

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Dal 3 maggio al 31 luglio 2023 oltre 700 giornalisti provenienti dai 27 Paesi dell’UE hanno presentato le loro storie alla giuria, che ne ha scelte 12 prima di decretare il vincitore finale.

L’indagine ha esaminato nel dettaglio gli eventi che hanno portato, lo scorso 14 giugno, al naufragio del peschereccio da traino “Adriana”. La tragedia, avvenuta a circa 50 miglia nautiche dalle coste di Pylos, nella Grecia sud-occidentale, è costata la vita a più di 600 migranti partiti qualche giorno prima dalla Libia.

Gli autori hanno condotto più di 20 interviste e analizzato nel dettaglio gli atti giudiziari e i documenti della Guardia costiera. Dall’indagine sono emerse occasioni di salvataggio mancate e offerte di aiuto ignorate, ma le testimonianze dei sopravvissuti indicano che sono stati i tentativi della Guardia costiera greca di trainare il peschereccio ad averlo fatto affondare, sebbene quest’ultima abbia negato di aver cercato di rimorchiare l’imbarcazione.

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Gli eventi di quella tragica notte sono stati simulati usando una modellizzazione 3D interattiva del peschereccio ottenuta grazie ai dati del diario di bordo dell’imbarcazione della Guardia costiera e alla testimonianza del suo capitano, oltre a traiettorie di volo, dati del traffico marittimo, immagini satellitari e video ripresi dalle imbarcazioni vicine e da altre fonti.

Il premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo è stato istituito con una decisione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo nel dicembre 2019 in omaggio a Daphne Caruana Galizia, giornalista investigativa e blogger maltese anticorruzione assassinata in un attentato con autobomba nel 2017.

Il Premio è assegnato ogni anno (in occasione dell’anniversario dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia) per riconoscere i meriti eccezionali di un giornalismo che promuove o difende i principi e i valori fondamentali dell’Unione europea, come la dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e i diritti umani.

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Giornalisti professionisti o gruppi di giornalisti professionisti di qualsiasi nazionalità possono presentare opere giornalistiche di approfondimento pubblicate o trasmesse da media con sede in uno dei 27 Stati membri dell’Unione europea. L’obiettivo è promuovere e sottolineare l’importanza del giornalismo professionale nella salvaguardia della libertà, dell’uguaglianza e delle opportunità.

La giuria indipendente è composta da rappresentanti della stampa e della società civile dei 27 paesi membri dell’Unione e da rappresentanti delle principali associazioni europee di giornalismo.

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