I ministri degli Esteri dell’Ue a Kiev, Borrell: “Elezioni ucraine non sono affari miei”.

Oggi i ministri degli affari esteri dell’Unione europea parteciperanno a Kiev per l’ultimo vertice informale fuori dalle sedi dell’Ue.  Un dibattito politico, secondo fonti Ue, che si annuncia essere di alto livello ma che sulla carta non si prefigge di raggiungere alcuna conclusione e decisione concreta. Insomma, i ministri degli Esteri Ue saranno in Ucraina per far sentire “la propria presenza” o, più diplomaticamente, partecipare a un costosissimo brainstorming “per esaminare la situazione della guerra contro l’Ucraina, come l’Unione europea sta sostenendo l’Ucraina e come continuerà farlo”.  

“Studieremo la Formula del Piano di Pace del Presidente Zelenskyj al fine di raccogliere più sostegno in tutto il mondo e preparare il prossimo Vertice di pace”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, forse dimenticandosi che l’attuale presidente ucraino è senza ombra di dubbio restio a qualsiasi accordo con Mosca, salvo ordini dall’alto, ovvero dagli Stati Uniti d’America che, dal lontano 2014 epoca Obama, portano avanti nel territorio ucraino una guerra per interposta persona.

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“Tutti i miei colleghi – ha aggiunto Borrell – sono venuti qui con la volontà di mostrare, esprimere e dimostrare l’impegno dell’Unione Europea a continuare a sostenerti nella guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”.

Una occasione, ancora, per capire il punto dell”Alto rappresentante (e quindi dell’Ue) sulle prossime elezioni presidenziali ucraine del 2024 e sulla decisione degli Stati Uniti di rivedere la scala delle priorità interne, a partire dalla diminuzione del sostegno militare a Kiev. Azione, come facilmente desumibile dalla lettura dei quotidiani americani, sempre più impopolare tra gli elettori americani. Senza contare la recente svolta in Slovacchia, dove il filo-russo Robert Fico ha vinto le elezioni parlamentari dello scorso 30 settembre, dichiarandosi già dalle prime battute contrario all’invio di armi all’Ucraina.

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“Questa guerra – ha proseguito Josep Borrell – sta avendo profonde conseguenze per il mondo intero. Ma per noi europei è una minaccia esistenziale. Questo è il motivo per cui dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina e discutere con i nostri alleati e amici americani affinché anche loro continuino su questa via. Per quanto riguarda le elezioni in Ucraina – conclude Borrell – non sono affari miei. Sono responsabile degli affari esteri e delle relazioni dell’Unione europea, non della politica interna di alcuno Stato membro, e tanto meno dell’Ucraina”.

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