Garanzie. Le nuove misure della BCE a supporto del credito

Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha adottato ieri un pacchetto di misure temporanee di allentamento delle garanzie per facilitare la disponibilità di garanzie.

Il pacchetto è complementare ad altre misure recentemente annunciate dalla BCE, tra cui ulteriori operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (LTRO) e il programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) da 750 miliardi, come risposta all’emergenza del coronavirus.

Le misure supportano collettivamente la fornitura di prestiti bancari, in particolare allentando le condizioni alle quali i crediti sono accettati come garanzia. Allo stesso tempo, l’Eurosistema sta aumentando la sua tolleranza al rischio per sostenere la fornitura di credito attraverso le sue operazioni di rifinanziamento.

Insomma interventi senza precedenti che di fatto eliminano ogni valutazione di rischio ai prestiti bancari, i margini di garanzia sulla liquidità, in modo da allontanare il rischio di una pesante stretta creditizia a causa dell’emergenza covid-19. 

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BCEIl Consiglio direttivo ha deciso una serie di misure per facilitare un aumento dei finanziamenti bancari a fronte di prestiti a imprese e famiglie. Ciò si otterrà espandendo l’uso dei crediti come garanzia, in particolare attraverso la potenziale espansione dei quadri di crediti aggiuntivi (ACC). 

La BCE, inoltre, ha ridotto a zero (non più a 25mila euro) la soglia minima di garanzia per i prestiti a piccole imprese per “facilitare la mobilitazione di collaterale da prestiti alle piccole imprese”. 
Ancora un aumento, dal 2,5% al ​​10%, della quota massima di strumenti di debito non garantiti emessi da qualsiasi altro gruppo bancario nel pool di garanzie di un istituto di credito. Ciò consentirà alle controparti di beneficiare di una quota maggiore di tali attività.
Tra le novità più sbalorditive la rinuncia al requisito minimo di qualità creditizia per strumenti di debito negoziabili emessi dalla Repubblica ellenica per l’accettazione come garanzia nelle operazioni di credito dell’Eurosistema. Ovvero la BCE torna ad accettare i titoli greci come garanzia. 

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Queste misure sono temporanee per la durata della crisi pandemica e legate alla durata del PEPP. Saranno rivalutati entro la fine del 2020, anche considerando l’eventuale necessità di estendere alcune di queste misure per garantire che la partecipazione delle controparti dell’Eurosistema alle sue operazioni di liquidità non sia pregiudicata.

Inoltre, nell’ambito della revisione periodica del proprio quadro di controllo dei rischi, il Consiglio direttivo ha deciso di adeguare gli scarti di garanzia applicati alle attività non negoziabili, sia nel quadro generale delle garanzie sia per gli ACC, perfezionando alcuni parametri di taglio. Questo aggiustamento, che non è legato alla durata del PEPP, si applica in aggiunta alla riduzione temporanea del taglio di capelli e quindi supporta ulteriormente le misure di allentamento collaterale mantenendo un’adeguata protezione del rischio. Ciò porta in media a un’ulteriore riduzione del taglio di questo tipo di garanzia di circa il 20%.

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Inoltre, il consiglio direttivo ha incaricato i comitati dell’Eurosistema di valutare misure volte a mitigare temporaneamente l’effetto sulla disponibilità di garanzie delle controparti a seguito di declassamenti derivanti dall’impatto economico del coronavirus, pur continuando a garantire l’adeguatezza delle garanzie.

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