Ferrovie, Christian Solinas al Senato: “La Sardegna è stata tagliata fuori dai piani di sviluppo ferroviari”. Opposizione: “Mai convocato Tavolo Tecnico”

“La Sardegna è stata tagliata fuori dai piani di sviluppo ferroviari e la Regione è pronta a opporsi se lo Stato si dimostrerà sordo e poco incline ad attivare quelle misure di riequilibrio necessarie e urgenti”. Questo in sintesi l’intervento in Commissione Lavori Pubblici del Senato del Presidente della Regione Christian Solinas condiviso nell’ambito dell’esame delle problematiche attinenti alle infrastrutture ferroviarie nelle isole. Un intervento istituzionale in perfetta antitesi rispetto alla narrazione recentemente condivisa dalle forse d’opposizione in Consiglio regionale.

“Si doveva dare all’isola la possibilità di allinearsi al resto del Paese – ha dichiarato Solinas nel corso dell’audizione – prendiamo atto del fatto che così non è stato ma ci opporremo in tutte le sedi e con ogni strumento a piani di riparto di risorse che non tengano presente la necessità di rimuovere le diseguaglianze che dividono i cittadini isolani dal resto dei cittadini della terraferma”.

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Il Presidente Solinas ha poi evidenziato il gap infrastrutturale, in particolare in ambito ferroviario, che grava sull’Isola, definendolo “uno svantaggio ampiamente documentato”.

“Fatto 100 l’indice di infrastrutturazione del paese, la Sardegna è 50 e nel sistema ferroviario la situazione è ancora peggiore – ha proseguito il Governatore -. Preoccupa che si assista a proposte formulate dalle singole regioni e presentate ai vari tavoli di coordinamento che portano a sovvertire la realtà delle cose indicando la Sardegna tra le regioni che meno necessiterebbero di perequazione”.

Da qui la puntualizzazione di Solinas: “Accade così che si cerchi di delineare un apparente e del tutto illusoria situazione di vantaggio dell’isola rispetto alle altre regioni, che determina la proposta di assegnazione di un risibile 2,56% della dotazione, con l’Isola penultima tra le regioni con più di 1.000.000 di abitanti e ulteriormente penalizzata rispetto a regioni già oggi molto più strutturate, destinatarie di ulteriori finanziamenti fino a cinque volte superiori rispetto a quanto ipotizzato per a Sardegna”.

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Il Presidente Solinas, citando il documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci elaborato dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile che evidenzia come la rete Ferrovie della Sardegna sia caratterizzata da un netto ed evidente gap infrastrutturale, ha poi richiamato l’attenzione dei commissari sui principali indicatori: “La dotazione di infrastrutture ferroviarie per superficie, pari a circa 18 chilometri per migliaia di chilometri quadrati, è la più bassa tra le regioni italiane e di gran lunga inferiore rispetto alla media italiana di 56 chilometri per migliaia di chilometri quadrati. Basti ricordare che la Sardegna ha 24.000 chilometri quadrati di estensione”. Solinas, successivamente, ha evidenziato che “la dotazione di infrastrutture ferroviarie per abitanti è tra le più basse d’Italia e inferiore alla media nazionale nell’ambito ferroviario di 283 chilometri per milione di abitanti” e, ancora, che “le tratte elettrificate su base nazionale rappresentano il 71,9%”, mentre “in Sardegna non è elettrificato neanche un metro di linea”. “Le tratte a doppio binario – prosegue – rappresentano nel Paese il 46,1% dell’estensione complessiva della rete, ma in Sardegna raggiungono a malapena il 12%”.

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Indicatori esaustivi circa il deficit infrastrutturale ferroviario che caratterizza l’Isola: “Lo svantaggio infrastrutturale della Sardegna penalizza lo sviluppo socio economico dell’isola – ha detto – e non è minimamente alleviato dai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che risulta come l’ennesima occasione sottratta allo sviluppo dell’Isola”.

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