Eurobarometro: le PMI dell’UE al lavoro per la sostenibilità ambientale.

L’indagine 2022 dell’Eurobarometro sulle piccole e medie imprese (PMI), ha rivelato oggi che le PMI dell’UE hanno già intrapreso azioni sostanziali per trasformare in chiave più sostenibile i propri processi produttivi. L’89% delle PMI, secondo la ricerca, ha già adottato almeno un’azione verso la sostenibilità ambientale, ad esempio utilizzando prevalentemente energia rinnovabile, riciclando o riducendo al minimo i rifiuti. 

Tra le altre aree, l’indagine ha esaminato gli ostacoli incontrati dalle PMI e il potenziale delle misure politiche per accelerare la transizione verde delle PMI. Nel 24% delle PMI europee esiste già un piano concreto per la riduzione dell’impronta di carbonio nella propria attività. Circa un terzo di esse (32%) ha già introdotto prodotti ecologici nella propria gamma di articoli. 

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Rispetto all’edizione 2018 dell’Eurobarometro, quindi, le PMI stanno lentamente migliorando la loro sostenibilità, ma la transizione in corso delle PMI deve essere potenziata. Alla domanda su quali misure di sostegno aiuterebbero maggiormente la propria azienda a essere più efficiente sotto il profilo delle risorse, oltre un terzo delle PMI (36%) ha indicato un sostegno finanziario mediante sovvenzioni o sussidi e circa un quarto (26%) ha indicato una migliore cooperazione tra le aziende in tutti i settori, in modo che possano essere sviluppati nuovi processi per riutilizzare rifiuti e sottoprodotti. 

L’UE conta 23 milioni di PMI, e ben 100 milioni di persone occupate. Numeri che rappresentano circa la metà del PIL europeo. Tuttavia, la loro quota collettiva nelle emissioni totali è elevata, pari al 63% di tutta la CO2 emissioni da parte delle aziende.

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