Donate a Oristano la Carta de Logu e la Costituzione in Braille.

La Carta de Logu e la Costituzione Italiana in Braille saranno consultabili nella Biblioteca Comunale. A farne omaggio alla città di Oristano è stata la sezione sassarese dell’Unione Italiana Ciechi.

Il gradito regalo sarà a disposizione dei non vedenti e degli ipovedenti che vorranno consultare i volumi tattili, a partire da lunedì 13 dicembre.

Con il presidente della sezione sassarese Franco Santoro, fautore dell’iniziativa erano presenti in Sala Giunta Angela Sassu vicepresidente UICI Sassari, Sara Cocciu Responsabile Gruppo sportivo UICI Sassari, Leonardo Nurra Presidente UICI Oristano, Simona Trudu Commissario straordinario UICI regionale e Marco Meloni Segretario regionale UICI.

“Eleonora d’Arborea – ha detto il Presidente Franco Santoro – è l’emblema dell’indipendenza delle donne e dell’indipendentismo del popolo sardo. Ci è sembrato importante rendere fruibile la sua Carta de Logu affiancata alla Costituzione Italiana, anche a chi vede attraverso le mani e abbiamo quindi iniziato il percorso di diffusione di questi fondamentali documenti in Braille, dal Tribunale e dal Comune di Sassari. Non poteva mancare ovviamente nella città che ha la giudicessa come suo simbolo identitario”.

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“Un dono gradito – ha commentato il Sindaco Andrea Lutzu – che ha un significato enorme sia per l’importanza dei documenti in se stessi, ma soprattutto perché grazie al codice Braille potranno essere consultati anche da chi fino ad oggi non poteva farlo in assoluta autonomia”.

“Questo dono – ha concluso l’Assessore ai Servizi Sociali Carmen Murru – mantiene alta l’attenzione sui problemi delle disabilità. E’ nostro dovere fare in modo che ogni azione sia pensata per mettere tutti sullo stesso piano, sia esso fisico, con l’eliminazione delle barriere architettoniche che culturale e, di conseguenza, anche economico”.

L’amministrazione ha quindi voluto contraccambiare il dono assumendo l’impegno di installare un pannello in Braille proprio nelle vicinanze della Statua di Eleonora d’Arborea per descrivere la grandezza della Giudicessa anche ai non vedenti.

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