Dinamo, le prime parole di Coach Bucchi: “Aspettavo questa chiamata da qualche anno”.

Inizia l’era di Pietro Bucchi alla guida della Dinamo. Questa mattina il coach bologhese è stato presentato nella Club House societaria di via Nenni.

Con lui oggi il Presidente Stefano Sardara: “Ringrazio Demis Cavina per il lavoro che ha fatto, per come ha approcciato al nostro progetto e per quanto fatto fino a oggi. Professionista esemplare, ma nel basket, come negli altri sport, i numeri sono quelli che governano i risultati, non li abbiamo avuti e come spesso avviene a pagare è uno su tutti. Per noi – conclude il numero uno della Dinamo – era giusto dare entusiasmo e una nuova linfa a questo progetto ed è per questo abbiamo chiamato un coach di grande esperienza e grande carisma e siamo pronti a ripartire”.

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Una nuova ventata di entusiasmo che coach Piero Bucchi proverà a portare nell’ambiente biancoblu: “Vi confesso che aspettavo questa chiamata da qualche anno e quando il presidente mi ha telefonato sono stato molto felice. Sassari è diventata stabilmente una società di primissimo livello in Europa, quindi il senso di responsabilità è elevatissimo. Ed è con grande entusiasmo e grande voglia che approccio a questo nuovo percorso sperando di dare alla società e ai tifosi le soddisfazioni che meritano. Ripeto so che di essere venuto in un ambiente esigente e competente che merita di essere confortato con i risultati. Ce la metterò davvero tutta insieme alla squadra per dare le giuste soddisfazioni ai tifosi e alla società”.

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Conferenza che ha dato spazio per la condivisione delle coordinate del nuovo corso targato Bucchi: “Vogliamo cercare di migliorare partendo dalla difesa, punto fondamentale da cui non possiamo prescindere: abbiamo tre giorni di lavoro e non abbiamo tanto tempo. Ma ho fiducia perché conosco alcuni dei ragazzi, so con chi ho a che fare. Dobbiamo partire assolutamente dalla difesa, che rappresenta il primo punto per costruire mentalità e gruppo”.

In chiusura coach Piero Bucchi ha analizzato la situazione tra campionato e coppa: “Penso che il livello sia abbastanza alto, in questa situazione bastano davvero una manciata di partite per andare in zona playoff o andare in una zona più difficile, bisogna fare davvero bene: ci sono tante buone squadre e il campionato è veramente equilibrato. Per quanto riguarda la Basketball Champions League bisogna giocare ogni partita con il coltello tra i denti, abbiamo la possibilità di fare bene”.

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