Covid-19: il Consiglio dell’UE approva un sostegno finanziario di 87,4 miliardi di euro.

Il Consiglio dell’UE ha appena approvato un sostegno finanziario di 87,4 miliardi di EUR a favore di 16 Stati membri in forma di prestiti nell’ambito nel quadro SURE – lo strumento temporaneo dell’UE volto ad attenuare i rischi di disoccupazione durante la crisi COVID-19.

Il sostegno aiuterà gli Stati membri a finanziare il drastico aumento della spesa pubblica registrato a partire dal 1º febbraio 2020 a causa del ricorso a regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e a misure analoghe, anche per i lavoratori autonomi, e a determinate misure di carattere sanitario in risposta alla pandemia.

SURE è una delle tre reti di sicurezza, per un importo fino a 540 miliardi di EUR, concordate dall’Eurogruppo il 9 aprile 2020 e approvate successivamente dai leader dell’UE per proteggere i lavoratori, le imprese e gli enti sovrani.

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Per l’Italia il sostegno finanziario a titolo di SURE sarà pari a 27,4 miliardi di euro: guardando agli altri Paesi il nostro Paese riceverà la cifrà maggiore (Belgio, 7,8Mrd, Bulgaria 511Mln, Croazia 1Mrd, Cipro 479Mln, Rep. Ceca 2Mrd, Grecia 2,7Mrd, Lettonia 193Mln, Lituania 602Mln, Malta 244Mln, Polonia 11,2Mrd, Portogallo 5,9Mrd, Romania 4,1Mrd, Slovacchia 631Mln, Slovenia 1,1Mrd, Spagna 21,3Mrd)

I prestiti concessi a titolo di SURE saranno sostenuti dal bilancio dell’UE e da garanzie fornite dagli Stati membri in funzione della loro quota nell’RNL (Reddito Nazionale Lordo) dell’UE, per un importo totale di 25 miliardi di EUR.

L’approvazione è stata positivamente commentata dal ministro delle Finanze Tedesco, Olaf Scholz: “SURE costituisce una parte importante della risposta da noi messa in campo per far fronte alle sfide senza precedenti generate dalla crisi COVID-19. Il notevole interesse che questo strumento ha destato negli Stati membri conferma la sua importanza e il suo reale valore aggiunto per i lavoratori e per le imprese. Milioni di lavoratori in tutta l’UE beneficeranno di questo strumento: è un chiaro segnale del fatto che, in Europa, insieme siamo più forti”.

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La Commissione procederà ora alla raccolta di fondi sui mercati internazionali dei capitali per conto dell’UE e li concederà come prestiti back-to-back agli Stati membri che hanno fatto richiesta di prestito.

foto European Union