Chirurgia. Tappano un foro nella macula con un frammento di membrana amniotica.

Un piccolo frammento di membrana amniotica, della dimensione di poco più di 1 mm, è stato impiantato su un foro formatosi nella parte più nobile della retina, la macula, richiudendolo. Ad effettuare il prodigioso intervento su una paziente di 60 anni, sono stati i chirughi della Clinica Oculistica dell’Aou Sassari. Degente, ricordano i medici, che aveva sviluppato un foro maculare di grandi dimensioni dopo due interventi per distacco di retina.

“Il foro maculare è una patologia perlopiù idiopatica – spiegano dall’Aou Sassari – perché le cause legate alla sua formazione non sono ben note. Tuttavia, alcuni indizi suggeriscono che la trazione vitreomaculare può essere un elemento patogenetico importante. I fori maculari idiopatici sono più comuni nelle donne al di sopra dei 55 anni di età. Non mancano casi nei quali il fenomeno si verifichi anche a causa di un evento post traumatico o di miopia elevata. Ricordiamo, però, che non tutti i fori devono essere operati. Alcuni, quelli in formazione (impending macular holes), hanno la capacità di chiudersi da soli e vanno, dunque, semplicemente monitorati nel tempo”.

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Nel caso della donna di 60 anni, aggiungono dalla Clinica Oculistica, “è stato impiantato un patch di tessuto amniotico di piccole dimensioni, un frammento circolare di 1,5 mm”.

L’intervento, che ha avuto la durata di un’ora circa, è stato realizzato dall’équipe chirurgica composta da Valeria Turtas e Marco Salvo.

L’operazione, nel dettaglio, ha previsto una revisione di vitrectomia con impianto di un “patch” (frammento tissutale) di membrana amniotica e tamponamento con gas. Con questa particolare tecnica – che è eseguita in pochi altri centri in Italia – viene apposto il tessuto biologico, proveniente da una mamma donatrice, al fine di chiudere il foro.

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«In questo caso, era già stato eseguito un peeling, cioè l’asportazione della membrana limitante interna. In assenza di questo fondamentale tessuto, di solito impiegato per la chiusura di un foro di grandi dimensioni, abbiamo impiantato un tessuto di membrana amniotica fornita dalla Banca degli Occhi del Veneto».

La paziente ha quindi fatto rientro a casa e, adesso, dovrà osservare un periodo di riposo. Si dovrà consentire l’assorbimento della bolla di gas, utilizzata per posizionare il tessuto e tenere uniti i bordi del foro maculare.

La bolla di gas quindi si ridurrà di dimensione e lascerà spazio al liquido che l’occhio produce naturalmente.

In questo periodo è sconsigliato sottoporsi a particolari sforzi fisici, truccarsi gli occhi e strofinarli, nonché fare attività natatoria.

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