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Chiamata alle campagne? Solo slogan vuoti: Regione Sardegna al palo con gli incentivi ai giovani agricoltori. 168 milioni ancora fermi.

Altro che ritorno alla terra. La Regione sarda, più impegnata a sbandierare la retorica della “chiamata alle campagne”, nei fatti fa poco per “coltivare” quella promessa di rilancio agricolo e di ricambio generazionale nel settore primario, come conferma la pessima performance della macchina amministrativa regionale: ingolfata e incapace di erogare quanto previsto a tanti giovani agricoltori sardi.

A pochi mesi dalla scadenza del termine per spendere i fondi europei della programmazione 2014-2022, nelle casse regionali giacciono ancora 168 milioni di euro inutilizzati. Un’enormità che conferma l’incapacità del sistema istituzionale sardo e, nel frattempo, i giovani agricoltori che hanno creduto nel progetto e investito sulle loro aziende aspettano da anni quei contributi.

Il grido d’allarme è stato lanciato ancora una volta nel corso dell’ultima seduta della commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Sardegna, dove non si sono usati mezzi termini sulla questione: “La situazione è gravissima, serve una task force per sbloccare i pagamenti”, ha dichiarato Antonio Solinas del Partito Democratico (ricordiamolo, partito ora in maggioranza).

Audizione che ha registrato anche l’intervento del direttore generale dell’Agricoltura, Giorgio Cicalò, che, di fatto, ha ammesso l’inefficienza del sistema: “La situazione non è migliorata. Siamo a sei mesi dalla fine della programmazione e ci sono ancora domande da istruire per 55 milioni di euro. E sul nuovo ciclo 2023-2027, solo 180 milioni di euro sono stati spesi su 800”.

E non finisce qui. Tra le pratiche dimenticate spiccano anche quelle degli agricoltori del Montiferru, colpiti dal devastante incendio del 2021. Per loro solo la beffa e zero contributi.

Ad essere sotto accusa, l’ente pagatore Argea. Con 600 dipendenti e altri 900 in Laore, ci si chiede come sia possibile non riuscire a smaltire l’arretrato. E ora si pensa addirittura all’esternalizzazione per salvare il salvabile. Una pezza dell’ultimo minuto per non perdere i fondi europei, mentre si continua a parlare di innovazione, sostenibilità e giovani da attrarre in campagna. Ma senza risorse, senza certezze, e con anni di ritardi, chi risponderà mai a questa chiamata? Sto C*** ci sarebbe da dire!