Caro trasporti nell’Isola, l’opposizione in Consiglio regionale: “Convocare urgentemente Commissione Trasporti e Aula”.
Le forze d’opposizione in Consiglio regionale, si son riunite oggi per denunciare gli aumenti delle tariffe dei biglietti aerei da e per la Sardegna. Una criticità, divenuta ‘patrimonio’ di tutti/e i sardi/e, mai risolta nel corso delle passate Legislature, capace di ripresentarsi con puntualità, specialmente nel periodo primaverile ed estivo.
“La Sardegna è diventata un’isola per soli ricchi – denuncia il capogruppo del M5s Roberto Li Gioi -. Nel ponte di Pasqua il costo dei biglietti per una famiglia di quattro persone ammonta a 2.500 euro: è chiaro che con queste cifre i turisti sceglieranno altre mete”. Guardando, però, anche alla qualità dell’offerta proposta dai nostri diretti competitor europei – a partire dalla Grecia, Croazia e Spagna, ai quali si è recentemente aggiunta anche la Turchia – il costo dei trasporti non rappresenterà il principale fattore di dissuasione nella scelta della Sardegna per i/le turisti/e. La Sardegna, infatti, grazie a decenni di politiche autoreferenziali – come dimenticare le alzate d’ingegno delle Giunte Pigliaru e Cappellacci -, nonché prive di un reale confronto con il mondo del turismo, non potrà che perdere sempre maggiori quote di mercato. Una tendenza incontrovertibile in presenza di esponenti politici ‘discutibili’, eufemisticamente parlando.
Si deve, quindi, anche nel 2022, continuare a correre ai ripari, con buona pace per una programmazione di ampio respiro: “É assurdo – prosegue Li Gioi – che la Vice presidente del Consiglio regionale chieda un favore alle compagnie aeree affinché riducano i prezzi dei biglietti per i non residenti. La situazione è gravissima, perché è soltanto il preludio di quanto accadrà nel periodo estivo, quando le uniche due compagnie che potranno volare, Ita e Volotea, lo faranno senza compensazioni. Per questo abbiamo chiesto la convocazione urgente della Commissione Trasporti e del Consiglio regionale. Occorre trovare una soluzione, come l’inserimento di un tetto massimo. Dobbiamo evitare una stagione turistica disastrosa”.
Sulla stessa linea polemica anche Gianfranco Ganau, capogruppo del PD in Consiglio regionale: “È una forma di discriminazione, poiché i residenti sono tutelati e i non residenti sono sottoposti a un regime di libero mercato che comporta tariffe inaccettabili, perché 650 euro per un volo Milano Olbia – Olbia Milano è una cifra che può valere per i voli internazionali, ma non può valere per quelli nazionali. Quindi noi denunciamo la totale inadeguatezza di questa Giunta a governare questo problema”. Un problema, quest’ultimo sollevato da Ganau, probabilmente nato con la Giunta Solinas…
Per Francesco Agus dei Progressisti, invece, il governo regionale sta navigando a vista: “Non c’è un’idea, non c’è un progetto. Solinas ha detto che è uno scandalo che i voli costino così tanto per i turisti, eppure la situazione era nota a tutti: un sistema di fatto affidato al libero mercato senza compensazioni è capace sì di assicurare voli a prezzi calmierati ai sardi, ma considerata la peculiarità della nostra terra, nei periodi di alta stagione non potrà che portare il prezzo di tutti gli altri biglietti alle stelle. Nel precedente modello di continuità territoriale – conclude – si era riusciti ad ottenere un tetto massimo, quello che chiediamo venga fatto adesso”.