Aumento prezzi alimenti, ID: “Francesi promuovono trimestre anti-inflazione”.

Nel corso degli ultimi mesi è stata registrata una, seppur minima, riduzione dei prezzi dell’energia e delle materie prime alimentari rispetto ai picchi registrati nel corso del 2022. Ma, come ricordato dagli eurodeputati di ID, Antonio Maria Rinaldi, Alessandro Panza, Marco Zanni e Paolo Borchia, per molti economisti “al calo dei prezzi delle materie prime non è corrisposto l’adeguamento dei prezzi al consumo, specialmente nella componente alimentare”.

Fenomeno che potrebbe determinare una pericolosa spirale di aumento dei prezzi e dei salari, che indirizzerebbe le BCE verso ulteriori aumenti dei tassi per controllare l’inflazione, con possibili conseguenze pericolose per la tenuta del sistema bancario e finanziario.

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“Di recente – scrivono gli esponenti italiani di Identità e Democrazia – il Governo francese ha promosso il “trimestre anti-inflazione” accordandosi con diverse aziende della grande distribuzione, affinché i prezzi dei prodotti alimentari e di prima necessità non subissero rincari”. Da qui la richiesta alla Commissione europea di conoscere lo stato dell’arte sulle possibili indagini circa la costituzione di cartelli tra aziende, finalizzati a tenere alti i prezzi nonostante la diminuzione dei prezzi dell’energia e delle materie prime e, infine, se saranno coordinate iniziative simili al “trimestre anti-inflazione” promosso in Francia.

Per il commissario Janusz Wojciechowski al di là delle differenze tra gli Stati membri, i costi per gli agricoltori hanno raggiunto il picco e registrano ora un calo, mentre sono in aumento i prezzi dei trasformatori e, ancora, in corso di stabilizzazione i prezzi al consumo: “Da ottobre 2022 i prezzi dell’energia sono in diminuzione, il che dovrebbe contribuire a ridurre le pressioni inflazionistiche anche sui prodotti alimentari – ha spiegato l’esponente della Commissione von der Leyen -. La Commissione, insieme alle autorità nazionali garanti della concorrenza, monitora i mercati per individuare e indagare su eventuali pratiche che potrebbero gonfiare i prezzi dei prodotti alimentari”.

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Sul tema, inoltre, il commissario ha confermato che la Commissione ha predisposto diversi strumenti orientati al mercato per attenuare la pressione dell’inflazione alimentare, compreso un pacchetto di sostegno eccezionale, adottandoli nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato.

“La Commissione – conclude – sostiene inoltre iniziative nazionali atte a migliorare l’accessibilità economica dei prodotti alimentari per le famiglie vulnerabili, come la creazione di buoni spesa o la riduzione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) sui prodotti alimentari essenziali. Tuttavia, il mercato unico rappresenta per l’UE la risorsa principale per la ripresa dell’economia e per rafforzarne la resilienza e le misure di controllo dei prezzi possono interferire con il suo funzionamento a scapito dei consumatori europei e anche degli agricoltori”.

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foto European Union 2021. Source: EP / Mathieu Glignot