Architetti contro l’appalto integrato: “Aumento dei tempi e dei ricorsi in tribunale”.

“L’appalto integrato non è la giusta soluzione per accorciare i tempi burocratici”. Ne sono convinti gli Ordini degli Architetti del Lazio, Emilia Romagna, Sardegna, e gli Ordini di Avellino, Bari, Benevento, Caserta, Chieti, Cosenza, Fermo, Macerata, Salerno e Teramo. “Nella maggior parte dei casi – si legge nella nota conginuta – gli appalti integrati producono ricorsi, quindi ciò che si pensa essere uno strumento di semplificazione, diventa uno strumento per intasare ulteriormente i nostri tribunali e ritardare quindi gli investimenti sul Paese”.

“L’appalto integrato – proseguono – deve essere utilizzato solo come extrema ratio, quando la necessità di salvare un bene culturale o l’urgenza di riattivare o edificare un asset importante per il Paese, supera il sistema di tutele espresso dalle professioni tecniche ordinamentate, nella progettazione e nella direzione di opere”.

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“Per tagliare i tempi tecnici – concludono gli architetti – andrebbero rivisti alcuni sistemi di produzione e validazione del progetto: questo sì darebbe un impulso straordinario agli investimenti, determinando tempi certi di realizzazione”.