Aou Sassari, Ganau: “Dimissioni Soro, altra figuraccia di Solinas”.

Finisce l’era Soro all’Aou di Sassari. Il manager dell’Azienda ospedaliera sassarese chiude così la sua esperienza a Sassari, iniziata lo scorso mese di marzo in piena emergenza Covid-19. Una notizia inaspettata che ha registrato l’intervento del consigliere regionale Gianfranco Ganau: “Se le notizie circa la conclusione dell’esperienza di Giovanni Soro alla guida dell’Aou di Sassari corrispondono a realtà, la Giunta Solinas ed il suo assessore leghista prendono l’ennesimo schiaffo da un professionista riconosciuto a livello nazionale dopo quello ricevuto mesi fa dal manager tedesco, Thomas Schiel che ha preferito l’Asl di Chieti alla ben più remunerata ATS Sardegna. E nel conto vanno messe anche le partenze di Fulvio Moirano, ex direttore di Arenas tra i massimi esperti nazionali di sanità, Antonio D’Urso andato a dirigere una delle tre grandi ASL della Toscana e, Stefano Lorusso recentemente chiamato alla direzione del Ministero della Sanità”.

LEGGI ANCHE:  L'Esecutivo Draghi impugna la legge regionale 17.

“Nessuno può credere che un manager del livello di Giovanni Soro fosse venuto in Sardegna per soli tre mesi a fare il commissario, la sua presenza aveva senso solo se iniziava un ciclo stabile di guida indispensabile che si è avuto solo con Antonio D’Urso per soli due anni, da allora solo commissari senza veri poteri e funzioni”.

“L’Aou di Sassari – ha proseguito l’esponente del Partito Democratico – è uno dei due hub dell’isola per l’emergenza urgenza, si trova in un passaggio complesso che segue all’accorpamento giuridico di due ospedali, unico caso in Sardegna. Un’azienda che è ancora condizionata nell’unità e coordinamento delle due componenti aziendali, ospedaliera e universitaria, che deve portare avanti la costruzione di un nuovo ospedale e, insieme, garantire gli standard di assistenza e di formazione universitaria: è l’impresa sanitaria più difficile dell’isola e questa Giunta la tiene commissariata da ormai 15 mesi, per una lotta di potere tra correnti della maggioranza di cui fanno le spese, gli operatori e di conseguenza i cittadini”. 

LEGGI ANCHE:  Il centrosinistra verso un nuovo progetto politico, Gianfranco Ganau: "Incapacità della Giunta Solinas. Ora elaborazione di un programma credibile e alternativo al centrodestra".

“Sono troppe le decisioni difficili e complesse che devono essere prese ordinariamente in un ospedale di quella dimensione e moltissime quelle straordinarie che nessun commissario può assumere: per questo dico basta a commissari in Aou Sassari, non sono giustificati né sul piano giuridico, perché nessuna riforma proposta prevede la cancellazione (nè la può prevedere) dell’Aou di Sassari, né sul piano politico se non la presenza di un disegno di affossamento della qualità della sanità sassarese e della sua centralità (come la cancellazione della sede dell’ATS dimostra) che serve solo a qualcun altro. Solo un cieco e un complice di questo potrebbe non vederlo se sta in questo territorio”.

Per il consigliere Ganau, dunque, la Giunta regionale dovrebbe porre fine alla selezione dei commissari e procedere con appositi bandi di selezione per i manager delle aziende sanitarie del territorio: “Basta commissari: c’è un bando di selezione per la direzione dell’Aou Sassari, come per il Brotzu, per le quali sono state presentate le domande. L’assessorato proceda alla selezione finendo con questa situazione commissariale inaccettabile e ingiustificata. Si scelga tra chi ha fatto domanda (sperando che confermi la disponibilità data vista la situazione di inaffidabilità di questa Giunta) chi ha i migliori titoli per guidare le aziende sanitarie e si concordi con il Rettore, per l’Aou di Sassari, la guida per i prossimi 5 anni: solo così si può evitare che l’Aou prenda un piano inclinato non più recuperabile e che, qualora in autunno torni una pandemia, ci troviamo colpevolmente con un nuovo commissario e non con un manager con pieni poteri”.

LEGGI ANCHE:  Urbanistica, Gianfranco Ganau: "Impugnato il piano casa".

foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.