Aou Sassari: “Da settembre ricostruzioni mammarie immediate”.

Dopo la denuncia della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Desirè Manca, sull’interruzione degli interventi di ricostruzione mammaria all’Aou Sassari, oggi il direttore di Chirurgia plastica ricostruttiva, Corrado Rubino ha voluto precisare la posizione del nosocomio sassarese, ricordando che le ricostruzioni mammarie non sono “mai state interrotte, in particolare quelle immediate” e che “da settembre 2020, stiamo utilizzando una serie di metodiche interventistiche che ci consentono di effettuare la mastectomia e l’immediata ricostruzione del seno”.

Tra marzo e aprile dello scorso anno, spiega Rubino, quando la pandemia ha costretto la struttura ospedaliera a concentrare gli anestesisti nelle terapie intensive Covid a essere sospesi sono stati soltanto gli interventi di sostituzione di espansore con protesi mammaria: “Questo genere di metodica consiste in una ricostruzione in due tempi: il primo dei quali avviene subito dopo la mastectomia, il secondo a distanza di sei mesi, un anno. Gli ultimi interventi di espansore risalgono appunto ad aprile dello scorso anno”. Nella metodica della ricostruzione differita, spiega il direttore, si inseriscono anche le sostituzioni di protesi impiantate da 10 anni e oltre.

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“Per queste ultime due categorie – riprende il direttore di Chirurgia plastica ricostruttiva – in accordo con la direzione strategica dell’Aou, già dalla seconda metà di questo mese sono state programmate sedute aggiuntive che ci consentiranno di effettuare alcuni interventi”.

Queste sedute aggiuntive, che interesseranno circa 120 donne in lista d’attesa, si alterneranno con quelle aggiuntive che la struttura diretta da Rubino sta già effettuando per ridurre le liste d’attesa nella Smac, per le patologie oncologiche mammarie: “A causa del Covid, infatti, nella seconda fase della pandemia – conclude lo specialista – le liste d’attesa per la Smac erano passate da uno a tre mesi, con 60 donne da operare. Da quando iniziato il progetto, cioè a fine aprile scorso, siamo già riusciti a ridurre le liste a meno di due mesi. A metà di questo mese la lista si ridurrà a 45 giorni“.

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