Politica, la maggioranza corre sul binario del “si salvi chi può”.

La XVI Legislatura si avvia (fortunatamente) al suo epilogo, rappresentando (sfortunatamente) l’ennesima occasione mancata per l’introduzione di politiche innovative e di impatto da parte della clase dirigente per le varie anime della società isolana. Un dato di fatto incontrovertibile come può notare anche il più distratto e acritico uomo o donna della strada, rimarcato, per effetto dell’approssimarsi delle prossime elezioni regionali e dallo sfigatissimo gioco del riposizionamento politico, dai numerosi mal di pancia interni alla stessa maggioranza.

Una disperata ricerca di verginità politica portata avanti, con ambiguo senso di dignità nei confronti degli alleati, che sa più di “fuggi fuggi” e di ricerca di appigli per evidenziare la propria diversità rispetto alla disastrosa maggioranza della quale si è stati protagonisti negli ultimi 4 anni.

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Ad animare questo biasimevole teatrino ieri è stato il gruppo consiliare di Forza Italia, “sorpreso” dal blocco della macchina amministrativa regionale.

Qualcuno, sperando nella scarsa memoria dell’elettore medio, deve aver già dimenticato tra le fila dei “forzisti” le poco miracolose performance dei Bandi R(E)ESISTO, dei contributi una tantum per professionisti e imprese portate avantiproprio da quell’Assessorato del Lavoro occupato prima dall’ex assessora Alessandra Zedda e adesso dalla “tecnica” Ada Lai (anch’essa rappresentante di una istituzione decisamente penosa come ricordato dalla triplice figuraccia del bando “Destinazione Lavoro”).

Ma i forzisti Cera, Zedda, Cocciu e Talanas, piuttosto che cospargersi il capo di cenere per le evidenti mancanze politiche alla guida dei propri assessorati, hanno preferito (chissà perché questo suicidio politico) puntare il dito contro il blocco della “macchina amministrativa regionale bloccata ormai da troppo tempo”, “sull’impasse della nomina dei direttori generali” e contro il “segretario generale” che “non rappresenta la migliore delle situazioni per la conclusione della consiliatura”.

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Addirittura, secondo i forzisti occorrerebbero ora (dopo 4 anni in maggioranza) “celerità e collegialità nell’individuazione delle figure apicali a capo della macchina amministrativa regionale”. Insomma il bad timing non è uno sconosciuto dalle parti del partito (o di quello che ne resta dopo la dipartita del ‘Cavaliere’).

“Il blocco amministrativo in cui ci troviamo in questo momento – concludono gli esponenti di Forza Italia – non fa altro che rendere vani molti degli impegni assunti in sede consiliare, disattendendo le legittime aspettative di imprese e cittadini. In particolare poi occorre nominare il direttore del CRP ( i fondi europei vanno spesi) e non vogliamo assumerci la responsabilità dei ritardi procedurali”.

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Ormai è tardi per apparire credibili…

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