Politica. Un fantasma si aggira nel Consiglio Regionale.

Un fantasma si aggira per i corridoi del Consiglio Regionale della Sardegna. Il fantasma dell’uomo forte di maggioranza. Una figura che sia punto di riferimento per i consiglieri della maggioranza, coordinandone di fatto le attività; non necessariamente in accordo col Governatore Solinas. A lungo tale ruolo è stato ricoperto da Giorgio Oppi e diversi sono stati i nomi fatti quali possibili eredi dello scomparso politico sulcitano. Nomi che in gran parte dei casi sono stati travolti dal recente tsunami elettorale.

In primis il sardista Lancioni, indicato spesso come regista delle politiche del Governatore, la cui sgomitante assertività si è rivelata inefficace nell’evitare il disastro elettorale dell’alleanza Lega Psd’az. Un caso simile è quello di Francesco Mula, anche lui sardista, fumantino consigliere e protagonista di epici scontri in aula, la cui stella pare al momento appannata.

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Non migliori appaiono le prospettive di Stefano Tunis, indicato da molti come possibile costruttore del nuovo centro sardo, che da capolista di Noi con l’Italia ha ottenuto un risultato molto al di sotto delle aspettative e delle sue notevoli ambizioni. Se poi si volge lo sguardo alla nouvelle vague conservatrice troviamo una figura apprezzata quale Francesco Mura di FDI, che si accinge a lasciare il Consiglio per approdare alla Camera dei Deputati.

Chi potrebbe essere, quindi, il nuovo uomo forte della maggioranza ammesso che ce ne sia uno? Escludendo dalle previsioni Alessandra Zedda (FI) e Andrea Biancareddu (UDC), che da assessori non potrebbero ricoprire questo ruolo, i nomi sul tavolo non sono tanti. Probabilmente, allo stato, attuale, nessuno. La domanda, se cosi fosse, è quali potrebbero essere gli effetti della cosa sulla tenuta della maggioranza? Nel frattempo Solinas osserva sornione la situazione dalla sua scrivania di Villa Devoto.

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