Ioannis Lagos: “Le Ong turche chiedono la restituzione alla Turchia di 12 isole greche”.
Per l’eurodeputato del gruppo dei Non Iscritti, Ioannis Lagos, i consulenti legali della Turkish World Solidarity and Mutual Support Association, si stanno preparando a fare appello al sistema di giustizia internazionale per chiedere il “ritorno” di Creta e di alcune isole dell’Egeo alla Turchia.
“I proponenti – secondo l’esponente dei Non Iscritti – intendono deferire il caso all’Unione europea, alle Nazioni Unite e alle organizzazioni per i diritti umani e la procedura dovrebbe iniziare a giugno”.
Nella sua interrogazione il deputato greco ha chiesto alla Commissione di rendere nota la sua posizione in caso di avvio del procedimento legale e di riconsiderare l’attuale quadro di allocazione di risorse europee verso la Turchia.
Oggi l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell, è intervenuto a nome della Commissione europea: “Come indicato dal Consiglio, la Turchia dovrebbe collaborare per instaurare buone relazioni di vicinato ed evitare azioni capaci di danneggiare la sovranità di tutti gli Stati membri dell’UE, nonché tutti i loro diritti sovrani, compreso tra l’altro il diritto di esplorazione e sfruttamento delle risorse naturali, in conformità con il diritto dell’UE e internazionale, compreso il diritto del mare”.
“A seguito del grave regresso della Turchia in materia di Stato di diritto, libertà di espressione e tutela dei diritti fondamentali, nonché le trivellazioni illegali nella zona economica esclusiva della Repubblica di Cipro, l’assistenza finanziaria dell’UE nell’ambito dello strumento di preadesione (IPA II) è stato ridotto di 1,3 miliardi di euro”.
“La Commissione – ha aggiunto Borrell – ha riorientato i finanziamenti verso la società civile, la democrazia e lo Stato di diritto. Un’ampia parte dell’assistenza dell’UE in questi settori non va a vantaggio del governo turco ma di altri beneficiari, in particolare alle organizzazioni della società civile”.
foto Pitichinaccio