113 amministratori locali scrivono alla Regione Sardegna per la tutela e la promozione dell’artigianato.

Le imprese dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale hanno in questi giorni manifestato la forte preoccupazione per come le disposizioni in materia di contenimento e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno impattato fortemente sull’attività economica aggravando una crisi già in atto da tempo.

L’attuale situazione di estrema difficoltà operativa e di blocco del mercato turistico, la cancellazione dei mercati e delle fiere specializzate, l’impossibilità di realizzare moltissimi eventi pubblici e privati – cerimonie e feste – che di fatto costituivano il principale mercato interno di queste imprese artigiane, e infine la chiusura degli showroom regionali negli aeroporti, così come di tanti punti vendita privati, hanno generato una tale mancanza di liquidità da metterne a rischio la sopravvivenza economica.

LEGGI ANCHE:  Sorveglianza RespiVirNet: sale l’incidenza delle sindromi simil-influenzali.

113 amministratori locali di 51 comuni sardi hanno scritto al Presidente della Regione Christian Solinas, all’Assessore Gianni Chessa e al Presidente del Consiglio regionale Pais per chiedere misure straordinarie di impegno economico a favore del comparto affinché possa affrontare e superare la crisi lavorativa, insieme a nuovi e importanti incentivi per l’assunzione di apprendisti ai fini di favorire la rioccupazione e il passaggio intergenerazionale delle competenze artistico-artigianali.

“Ci uniamo alle imprese del settore e riteniamo che per promuovere la Sardegna e i nostri territori siano fondamentali le peculiarità e le eccellenze del nostro artigianato artistico, tipico e tradizionale, che rappresenta la nostra cultura e la nostra identità che si fanno impresa e trasmette il valore e l’esperienza dei nostri migliori saperi e delle nostre arti in chiave turistica, educativa e formativa”.

LEGGI ANCHE:  Cagliari. Al via la raccolta alimentare per aiutare le famiglie in difficoltà.

I firmatari chiedono inoltre che venga affrontata in tempi il più possibile celeri la riforma delle leggi del settore e più in generale del commercio ai fini di tutelare la qualità e la professionalità delle imprese dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale, incentivarne l’innovazione tecnica, semplificare l’accesso e le incombenze burocratiche, sostenerne la promozione e il posizionamento sui mercati nazionali e internazionali, tutelarne la produzione attraverso un marchio da destinare ai prodotti delle imprese artigiane artistiche, tipiche e tradizionale regolarmente iscritte alle nostre Camere di Commercio.

“Un più forte riconoscimento delle eccellenze artistico-artigiane, sul quale chiediamo alla Regione un impegno politico, sarebbe un atto prezioso per aiutarci a valorizzare le nostre culture e identità e le nostre aree a vocazione commerciale e artigianale in chiave produttiva e di promozione turistica, e sostenere il più fragile tessuto sociale, economico e produttivo. La capacità di sviluppare nei territori politiche attive e la crescita e lo sviluppo delle specificità e le identità locali sono un’efficace risposta alle insidie della globalizzazione.”

LEGGI ANCHE:  Comuni italiani: sono quasi 20mila gli amministratori under36 in Italia.