In calo gli atti intimidatori contro amministratori e giornalisti.

Risultano decisamente in calo gli atti intimidatori ai danni degli amministratori locali e giornalisti/e nel nostro Paese. A certificarlo gli ultimi dati presentati ieri dal Viminale che hanno registrato, nel primo semestre 2022, 300 atti intimidatori contro gli amministratori locali (dei quali 153 sindaci), contro i 369 del primo semestre 2021. In cima alla classifica delle regioni meno virtuose troviamo la Lombardia con ben 42 casi, seguita dalla Campania (40), Calabria (33), Sicilia (27) e Puglia (26).

La motivazione, nella stragrande maggioranza dei casi, resta ignota (148), di natura privata (58), dovuta a tensioni sociali (36) o politiche (33). Sotto quota 30 gli attacchi collegati alla criminalità comune (25).

LEGGI ANCHE:  Anti-SLAPP: nuove norme UE per proteggere media e attivisti dalle intimidazioni.

64, invece, gli episodi intimidatori ai danni di giornalisti/e rilevati nel 1° semestre 2022 di cui 55 tramite web. Sono le Regioni Lombardia e Lazio a condurre la graduatoria con 12 episodi, seguite dalla Campania (9), Calabria (5) e Puglia (4). La principale matrice resta l’attività socio-politica (37) e la criminalità organizzata (8), mentre in 19 casi rilevati le motivazioni sono di altra natura.

Rispetto all’analogo periodo 2021 (erano 110 gli atti rilevati) i dati confermano, quindi, un vigoroso calo delle intimidazioni contro i giornalisti/e, confermano dal Viminale.

foto di Tistou Malta da Pixabay