Voto al Senato per i 18enni. L’Ok della Camera dei Deputati.

Ieri, la Camera dei Deputati ha espresso il voto favorevole al terzo passaggio per la riforma costituzionale dell’ammissione al voto al Senato della Repubblica per i/le 18enni italiani/e. Una notizia accolta con favore da quasi tutto l’arco parlamentare, a partire dal M5S per il quale “il via libera della Camera permette di compiere un passo fondamentale per il Paese. Sblocchiamo una riforma importante per le nuove generazioni, tenuta in ostaggio per troppo tempo a causa degli egoismi politici. Ora, vogliamo affidare ai più giovani questo onore e questo onere – aggiungono – perché siamo certi che con l’entusiasmo e lo spirito costruttivo tipico di quell’età sapranno dare una svolta alle istituzioni italiane”.

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Dello stesso parere anche il gruppo Lega alla Camera: “Abbiamo espresso voto favorevole affinché anche i diciottenni possano votare per l’elezione del Senato della Repubblica. Torna così centrale una generazione che è stata per troppo tempo esclusa, umiliata e inascoltata. Purtroppo questa riforma non farà tornare in Italia i migliaia di ragazzi e ragazze andati/e all’estero e non abbasserà il tasso di disoccupazione giovanile, ma può rappresentare un segnale”.

Il voto ha registrato anche il commento del segretario del PD, Enrico Letta, recentemente tornato alla ribalta per l’improbabile proposta di estensione del voto ai 16enni: “Un altro passo avanti. Vicini al risultato finale di dare anche al Senato il voto ai diciottenni nel penultimo passaggio alla Camera. Ora il Senato per chiudere. So che pare assurdo ma in Italia oggi bisogna avere 25 anni per votare al Senato”.

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La proposta, approvata in prima e in seconda lettura, alla Camera e al Senato, adesso prevede altre due votazioni per la conclusione del suo iter.