Violenza contro le donne: i colegislatori Ue raggiungono un nuovo accordo.
La presidenza belga e il Parlamento europeo hanno concordato la prima legge europea sulla violenza contro le donne e la violenza domestica. La nuova legge stabilisce norme minime relative alla definizione di reati penali specifici e sanzioni per affrontare questa forma di violenza. Definisce inoltre i diritti delle vittime di tutte le forme di violenza contro le donne o di violenza domestica e prevede la loro protezione.
“Per molte donne in Europa, la violenza sessuale, la violenza domestica, le molestie di strada o gli abusi online sono minacce quotidiane. Inoltre, troppo spesso le donne pagano con la vita la rottura delle relazioni. Anche i matrimoni forzati e le mutilazioni genitali non sono stati completamente sradicati dalla nostra società Dobbiamo porre fine a tutto ciò. Con la nuova direttiva, gli Stati membri stanno adottando misure importanti per opporsi collettivamente a questi gravi crimini, sia ponendo l’accento sulla prevenzione che sulla coerenza delle sanzioni”, ha dichiarato Paul Van Tigchelt, vice primo ministro belga.
“Si tratta di un grande passo avanti per proteggere meglio le donne e le ragazze dalla violenza, a casa, al lavoro, nelle nostre strade, offline o online. La direttiva contiene un capitolo importante sulla prevenzione per agire contro i modelli di coercizione sottostanti , potere e controllo e adottano misure specifiche di prevenzione dello stupro, gli Stati membri stanno inviando un messaggio forte: non accettiamo più che se sei una donna sei più a rischio che se sei un uomo”, ha aggiunto nell’occasione dell’accordo Marie-Colline Leroy, Segretaria di Stato belga per l’uguaglianza di genere.
La nuova legge preve, in tutti i Paesi Ue, la criminalizzazione della mutilazione genitale femminile, il matrimonio forzato, la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking informatico e l’incitamento informatico all’odio o alla violenza.
Una volta adottata, la nuova legge fisserà norme comuni sulla definizione di tali reati e sulle relative sanzioni e la direttiva introdurrà circostanze aggravanti come il ripetuto esercizio della violenza contro le donne.
La nuova legge renderà inoltre più facile per le vittime l’accesso alla giustizia e obbligherà gli Stati membri a fornire un livello adeguato di protezione. Gli Stati membri dovranno, ad esempio, garantire che le vittime possano denunciare atti di violenza contro le donne o violenza domestica attraverso canali accessibili e di facile utilizzo, compresa la possibilità di denunciare online, e presentare prove online, almeno per i crimini informatici.
Al fine di proteggere la privacy della vittima e prevenire la vittimizzazione ripetuta, gli Stati membri devono inoltre garantire che le prove relative alla condotta sessuale passata della vittima siano consentite nei procedimenti penali solo quando sono pertinenti e necessarie.
Secondo l’accordo odierno, servizi di supporto specializzati, come i centri di crisi legati allo stupro, dovranno essere a disposizione delle vittime per offrire consulenza e sostegno, fornire informazioni sull’accesso alla consulenza legale e fornire aiuto nella ricerca di ssistenza medica.
Gli Stati membri devono inoltre mettere a disposizione una linea telefonica nazionale di assistenza telefonica a cui le vittime di violenza possano rivolgersi gratuitamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
L’accordo odierno dovrà essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri dell’UE al Consiglio. La legge finale è inoltre in attesa di adozione da parte del Consiglio e del Parlamento europeo.
foto Parlamento europeo