“Una tassazione a prova di futuro”. La Commissione propone una nuova e ambiziosa agenda fiscale per le imprese.

La Commissione europea, nel corso della giornata di ieri, ha adottato una comunicazione sulla tassazione delle imprese al fine di promuovere un sistema fiscale efficiente ed equo nell’Unione europea. La comunicazione delinea una visione sia a breve che a lungo termine per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19 e per garantire entrate pubbliche adeguate nei prossimi anni. Mira a creare, inoltre, un contesto imprenditoriale equo e stabile, in grado di potenziare una crescita sostenibile che sia fonte di occupazione nell’UE.

Entro il 2023 la Commissione presenterà un nuovo quadro di riferimento per la tassazione delle imprese nell’UE che ridurrà gli oneri amministrativi, eliminerà gli ostacoli fiscali e creerà un contesto più favorevole alle imprese nel mercato unico. Il quadro di riferimento “Business in Europe: Framework for Income Taxation” (Imprese in Europa: quadro per l’imposizione dei redditi, denominato anche “BEFIT”) costituirà un codice unico della tassazione delle imprese per l’UE consentendo una più equa allocazione dei diritti di imposizione fra Stati membri. BEFIT diminuirà gli oneri amministrativi, ridurrà i costi di conformità, minimizzerà le possibilità di elusione fiscale e sosterrà l’occupazione nell’UE e gli investimenti nel mercato unico. Sostituirà la proposta in sospeso relativa a una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società, che sarà ritirata. La Commissione avvierà una riflessione più ampia sul futuro dell’imposizione nell’UE, che nel 2022 culminerà in un simposio fiscale sul tema “struttura dei sistemi fiscali dell’UE in prospettiva del 2050”.

Paolo Gentiloni, foto Copyright Parlamento Europeo
Paolo Gentiloni, foto Copyright Parlamento Europeo

In secondo luogo l’odierna comunicazione definisce un’agenda fiscale pratica per i prossimi due anni, con misure intese a promuovere gli investimenti produttivi e l’imprenditorialità, a tutelare meglio le entrate nazionali e a sostenere le transizioni verde e digitale. Questo si basa sull’ambiziosa tabella di marcia stabilita nel piano d’azione in materia fiscale, presentato dalla Commissione l’estate scorsa. Tra le misure si prevede di garantire una maggiore trasparenza pubblica proponendo che alcune imprese di grandi dimensioni attive nell’UE pubblichino le loro aliquote fiscali effettive. Il ricorso abusivo alle società di comodo sarà contrastato anche con nuove misure anti-elusione. Inoltre, è previsto un sostegno per la ripresa riassorbendo la distorsione a favore del debito nella vigente imposizione delle società, che tratta in modo più favorevole il finanziamento delle imprese tramite debito rispetto al finanziamento tramite capitale. La proposta mirerà a incoraggiare le imprese a finanziare le attività mediante capitale proprio anziché mediante l’emissione di debito.

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In terzo luogo la Commissione ha adottato una raccomandazione sul trattamento nazionale delle perdite. La raccomandazione invita gli Stati membri ad autorizzare il riporto delle perdite per le imprese almeno all’esercizio fiscale precedente. Questo si tradurrà in un vantaggio per le imprese che erano redditizie negli anni precedenti la pandemia, consentendo loro di compensare le perdite subite nel 2020 e nel 2021 con le imposte pagate prima del 2020. La misura sarà particolarmente favorevole per le PMI.

L’odierna comunicazione fa parte di un più ampio programma di riforma fiscale dell’UE per i prossimi anni. Oltre alle riforme dell’imposta sulle società stabilite nella comunicazione, la Commissione presenterà a breve misure intese a garantire una tassazione equa dell’economia digitale. La Commissione proporrà un prelievo sul digitale, che fungerà da risorsa propria dell’UE. La Commissione presenterà inoltre a breve un riesame della direttiva sulla tassazione dell’energia e del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), nel contesto del pacchetto “FitFor55” e del Green Deal europeo. 

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