UE e Cina siglano l’accordo per la tutela delle specialità alimentari europee.

Mercoledì, il Parlamento europeo ha approvato l’accordo tra l’UE e la Cina per proteggere dalla contraffazione le specialità alimentari europee e cinesi.

Un’intesa storica se si considera che la Cina, nel 2019, è stata la terza destinazione per le esportazioni UE di prodotti IG, tra cui vini, bevande alcoliche e prodotti agroalimentari e che, nel 2018 e nel 2019, l’80% dei sequestri europei di merci contraffatte e usurpative ha avuto origine in Cina, causando perdite pari a 60 miliardi di euro per i fornitori UE.

L’accordo, firmato lo scorso settembre dall’UE e la Cina per garantire la protezione di 100 prodotti europei con Indicazione Geografica (IG) dalle imitazioni e dall’uso improprio del loro nome, ha ricevuto il beneplacito del Parlamento con 645 voti favorevoli, 22 contrari e 18 astensioni.

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Tra i prodotti italiani figurano l’aceto balsamico di Modena, il prosciutto di Parma e il San Daniele, la mozzarella di bufala campana e il Parmigiano reggiano, oltre a numerosi vini e altri formaggi.

In cambio, 100 prodotti cinesi godranno dello stesso tipo di protezione nell’UE.

Inoltre, i deputati hanno accettato di estendere l’accordo ad altri 175 prodotti europei e cinesi entro quattro anni dalla sua entrata in vigore.

Contestualmente, in una risoluzione adottata con 633 voti favorevoli, 13 contrari e 39 astensioni, il Parlamento europeo ha definito l’accordo un “importante esercizio di consolidamento della fiducia” nell’ottica dei negoziati in corso tra l’UE e la Cina per un accordo bilaterale di investimenti.

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Allo stesso tempo, però, sono state ribadite le preoccupazioni del PE in merito alle pratiche distorsive del mercato delle imprese statali cinesi, ai trasferimenti forzati di tecnologia e alle altre pratiche commerciali sleali, nonchè per la detenzione e lo sfruttamento di uiguri nelle fabbriche cinesi.

Per il relatore Iuliu Winkler del Partito Popolare Europeo “si tratta del primo accordo economico e commerciale mai firmato con la Cina, con un valore simbolico e di consolidamento della fiducia. Promette di rilanciare le esportazioni agroalimentari europee verso la Cina, che nel 2019 ammontavano già a 14,5 miliardi di euro”.

Parere condiviso anche da Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale: “Sono orgoglioso dell’ulteriore passo avanti compiuto verso l’entrata in vigore di questo accordo, che è segno del nostro impegno a collaborare strettamente con i nostri partner commerciali mondiali, quale la Cina. I prodotti delle indicazioni geografiche europee sono rinomati per la loro qualità e la loro diversità ed è importante proteggerli sia a livello UE che a livello mondiale per garantirne l’autenticità e preservarne la reputazione. Questo accordo darà un contributo in tal senso, e allo stesso tempo rafforzerà le nostre relazioni commerciali, a beneficio del nostro settore agroalimentare e dei consumatori di entrambe le parti”.

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Dopo il consenso del Parlamento, il Consiglio deve adottare l’accordo affinché possa entrare in vigore all’inizio del 2021.

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