Tensioni tra Armenia e Azerbaigian, Michel incontra Pashinyan e Aliyev.

In linea con gli elementi e le proposte delineati pubblicamente nella nostra dichiarazione del 1° settembre 2023, il presidente Michel è stato protagonista di tutta una serie di incontri diplomatici mirati alla riduzione delle tensioni tra Armenia e Azerbaigian.

In particolare, negli ultimi giorni il presidente Michel ha incontrato il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, e il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ai margini del vertice del G20 di Nuova Delhi del 10 settembre 2023.

Questi sforzi, sostenuti dall’interazione quotidiana del suo ufficio e dell’RSUE Toivo Klaar con Baku, Yerevan e i rappresentanti degli armeni del Karabakh, sono stati mirati ad allentare le tensioni e a elaborare una soluzione per sbloccare l’accesso umanitario agli armeni del Karabakh.

LEGGI ANCHE:  Biossido di titanio. Quanto sono sicure le nostre mascherine?

“In questo contesto – ha dichiarato Charles Michel – notiamo il passaggio di una consegna umanitaria russa attraverso la rotta Ağdam-Askeran. Comprendiamo tutte le sensibilità associate a questo sviluppo; ci aspettiamo che crei uno slancio per la ripresa delle regolari consegne umanitarie alla popolazione locale. La situazione sul campo si sta deteriorando rapidamente. È fondamentale garantire la fornitura di prodotti essenziali agli armeni del Karabakh. L’apertura oggi della rotta Agdam-Askeran è un passo importante che dovrebbe facilitare la riapertura anche del corridoio Lachin. Chiediamo a tutte le parti interessate di mostrare responsabilità e flessibilità nel garantire che vengano utilizzate sia la rotta Lachin che quella Agdam-Askeran”.

“Ribadiamo la nostra forte convinzione che il corridoio Lachin debba essere sbloccato, in linea con gli accordi passati e con l’Ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia, e sottolineiamo la nostra convinzione nell’utilità anche di altre vie di rifornimento, a beneficio della popolazione locale”, ha concluso Charles Michel.

LEGGI ANCHE:  Schengen, Commissione UE: "Bulgaria, Romania e Croazia sono pronte!".

foto Copyright: European Union