Strade disastrate a pochi mesi dai lavori. La nostra proposta.

Strade che, pochi mesi dopo essere state asfaltate, appaiono come campi di battaglia della prima guerra mondiale. Buche che fanno capolino dopo le prime timide piogge autunnali su di un manto stradale apparentemente nuovo.

I Lavori di manutenzione stradale dai risultati della durata di pochi mesi sono il classico immarcescibile dell’area vasta di Cagliari. Una situazione che esacerba gli animi di automobilisti e cittadini alle prese con una normalità fatta di disservizi e disfunzioni.  

Le cause di ciò vanno ricercate nella normativa e nella gestione degli appalti per la realizzazione di lavori pubblici. Nell’attesa di una mutazione del quadro generale e di un innalzamento della qualità dei nostri amministratori (non sarà breve), formuliamo una proposta che, quantomeno, restituirebbe ai cittadini vittime di questa situazione gli strumenti della verità e della trasparenza.

LEGGI ANCHE:  Danze identitarie: il festival “Is Pariglias” riempie le piazze sarde.

Ogni qual volta viene realizzato un lavoro di manutenzione stradale, si affigga un QR code nella targa con il nome della via, attraverso il quale sia possibile conoscere i nomi della stazione appaltante, del Responsabile Unico del procedimento e della ditta appaltatrice.

Si tratta di informazioni pubblicate per legge nei siti della Pubblica Amministrazioni alle quali, tuttavia, si accede solo attraverso percorsi tortuosi da autentico labirinto informatico.

Con l’utilizzo del QR code, al contrario, sarebbe possibile dare immediatamente un nome e un cognome al buco, apertosi dopo una mattinata di pioggia, nella strada asfaltata il mese prima.