Spopolamento Ue, Da Re: “Aree montane sempre meno popolate”.

La tendenza allo spopolamento delle zone di montagna in Europa porta con sé svariate conseguenze economiche e sociali. Una realtà di fatto ricordata recentemente alla “distratta” Commissione von der Leyen, dall’eurodeputato del gruppo ID, Gianantonio Da Re: “I territori più a rischio di spopolamento sono anche i più soggetti a episodi di dissesto idrogeologico. A livello sociale, inoltre, le aree spopolate diventano considerevolmente più costose per quanto riguarda la fruizione dei servizi, anche di quelli più basilari, mentre a livello economico, naturalmente, si registrano perdite considerevoli dovute alla mancanza di abitanti”.

Un fenomeno, lo spopolamento, contro il quale le azioni delle istituzioni Ue, andando oltre le narrazioni autoreferenziali, i programmi inaccessibili e di scarso impatto, hanno fatto ben poco negli ultimi 5 anni. Considerazioni che non trovano d’accordo la commissaria per la Coesione, elisa Ferreira, intervenuta in risposta dell’esponente italiano di Identità e Democrazia.

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“Gli strumenti di finanziamento dell’UE prevedono un sostegno per contrastare lo spopolamento delle zone montane. Ad esempio, il quadro flessibile della politica di coesione fornisce agli Stati membri un’ampia gamma di mezzi (assistenza finanziaria e tecnica) per affrontare le sfide esistenti in tutte le regioni dell’UE, comprese quelle montane. Nel periodo di programmazione 2021-2027 gli Stati membri possono anche avvalersi di un nuovo obiettivo strategico denominato “Un’Europa più vicina ai cittadini”, che sostiene strategie integrate su misura a favore dello sviluppo territoriale. Dette strategie – secondo la Ferreira – consentono agli Stati membri di stabilire un elenco di azioni e di investimenti, cofinanziati
dalla politica di coesione dell’UE e adeguati alle esigenze specifiche, alle sfide e alle opportunità di sviluppo di ciascun territorio. Inoltre, riconoscendo l’importanza delle questioni relative allo spopolamento, nel 2023 la Commissione ha adottato la comunicazione “Utilizzo dei talenti nelle regioni d’Europa“. Il suo meccanismo di incentivazione dei talenti fornisce una serie di strumenti a tutte le regioni europee che si trovano ad affrontare dette sfide, comprese le regioni montane. Tali strumenti comprendono, ad esempio, le possibilità di scambio di informazioni, lo sviluppo di conoscenze e il sostegno mirato a progetti pilota nelle regioni che affrontano o che rischiano di affrontare la trappola per lo sviluppo dei talenti”.

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