Sardegna: ecco la prima comunità energetica.

Una novità entra di diritto nel mercato Agroalimentare della Sardegna: la prima comunità energetica. Un progetto, ricordano da Coagri, “che prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico di 900 chilowattora che sarà posizionato sul tetto della struttura di Sestu e servirà a generare energia per i 70 operatori proprietari dei box. Tutti gli introiti derivanti dalla vendita di energia, dedotti i costi di investimento e di gestione, verranno trasferiti agli operatori che potranno aderire su base volontaria”.

Iniziativia a costo zero per gli operatori, come confermato da un investimento di Coagri Sardegna, pari a un 5% di liquidità cui si somma un finanziamento del fondo per lo sviluppo urbano sostenibile Jessica 2, uno strumento finanziario della Commissione Europea attivato dalla Regione e gestito dal Banco di Sardegna, più un altro finanziamento bancario.

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“Nel 2022 ci siamo resi conto che i rincari esorbitanti dei costi energetici stavano diventando insostenibili per i grossisti tanto da vanificare buona parte dei profitti ottenuti dal lavoro e per evitare la chiusura delle attività siamo corsi ai ripari – spiega il direttore della Coagri, Giorgio Licheri – così abbiamo pensato di creare una comunità energetica che ci permetterà di ottenere un doppio vantaggio: risolvere i problemi di ristrutturazione del tetto e di ridurre del 20% i costi di energia che gravano sulle bollette dei singoli operatori. Abbiamo stimato che un box che attualmente spende 8500 euro all’anno, risparmierà 1680 euro, cifra che verrà moltiplicata per venti anni. Inoltre, attraverso la Comunità Energetica, diminuirà del 20% l’aggravio sul condominio per l’illuminazione dell’intero mercato di 40.000 metri quadri coperti”.

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Foto di lumix2004 da Pixabay