Sanzioni alla Russia: il Consiglio rinnova le sanzioni per altri 6 mesi.

Il Consiglio europeo ha rinnovato oggi le sanzioni economiche alla Federazione Russa, in scadenza il 31 gennaio 2024, per altri 6 mesi, in considerazione, si legge nelle motivazioni, “delle continue azioni olte a destabilizzare la situazione in Ucraina”.

Sanzioni, guardando al pregresso, introdotte per la prima volta nel lontano 31 luglio 2014 (decisione 2014/512/PESC) e notevolmente ampliate dal febbraio 2022 in risposta allintervento militare della Russia contro l’Ucraina.

Confermate le restrizioni al commercio, alla finanza, alla tecnologia e ai beni a duplice uso, all’industria, ai trasporti, ai beni di lusso e il divieto di importazione o trasferimento di petrolio greggio trasportato via mare e di alcuni prodotti petroliferi dalla Russia all’UE. Import, come più volte rimarcato da inchieste giornalistiche e interventi dei parlamentari europei aggirato attraverso Paesi terzi.

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Oltre alle sanzioni economiche nei confronti della Federazione Russa, l’UE ha adottato diversi tipi di misure: restrizioni alle relazioni economiche con la Crimea annessa e la città di Sebastopoli, nonché con le aree dell’Ucraina non controllate dal governo di Kiev (ovvero gli oblast di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia); misure restrittive individuali (congelamento di beni e restrizioni di viaggio) su un’ampia gamma di individui ed entità.

Dal 24 febbraio 2022 , l’UE ha adottato 12 pacchetti di sanzioni senza precedenti contro la Federazione Russa.

Nelle sue conclusioni, adottate il 14 e 15 dicembre 2023 , il Consiglio europeo ha ribadito la sua condanna della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che costituisce una manifesta violazione della Carta delle Nazioni Unite, e ha ricordato il fermo sostegno dell’Unione all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale e del suo diritto intrinseco all’autodifesa contro l’aggressione russa.

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