SANAC, Comandini: “Forte preoccupazione per destino lavoratori”.

Nell’attesa della convocazione del tavolo nazionale per la SANAC, azienda da tempo in amministrazione straordinaria e con 4 stabilimenti in Italia, cresce la preoccupazione per il futuro dei dipendenti di Assemini.

Azienda, come ormai appurato, che soffre l’assenza di prospettive e sulla quale pende ancora la pubblicazione del bando di vendita degli stabilimenti, fermo al Ministero del Made in Italy.

Un tema, quello del destino dei 60 lavoratori dello stabilimento di Assemini, recentemente sollevato dal consigliere regionale del PD Piero Comandini: “L’assessora all’Industria ha sempre dichiarato un costante monitoraggio da parte della Regione Sardegna, ma l’attuale situazione appare più preoccupante che mai, e la politica aziendale di Acciaierie d’Italia, attuata senza nessun ostacolo, lascia intendere un certo disinteresse istituzionale, che va chiarito, oltre che con i dipendenti e le organizzazioni sindacali, anche nelle sedi istituzionali. Acciaierie d’Italia – prosegue l’esponente del PD – potrebbe acquistare i materiali refrattari nei quattro siti Sanac italiani, Assemini, Vado Ligure, Gattinara e Massa Carrara, invece approvvigiona i materiali all’estero con un maggior costo, mantenendo i dipendenti in cassa integrazione”.

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“Per l’azienda e i suoi lavoratori – conclude Piero Comandini – servono prospettive solide e il Governo, nazionale e regionale, ha il dovere di fare chiarezza, è quindi necessario che il Ministero svolga il proprio ruolo e metta in atto le strategie per dare risposte risolutive sia rispetto alle commesse sia al bando per l’affidamento delle produzioni Sanac”.

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