Rischio idraulico, sì al protocollo d’intesa Regione-Consorzi di Bonifica.

E’ stato approvato il nuovo schema di Protocollo di intesa tra la Regione e l’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, ANBI Sardegna, in rappresentanza dei Consorzi di bonifica associati. Il documento, che sarà integrato dalle Convenzioni attuative annuali, ha come finalità la tutela delle opere idrauliche di competenza regionale e la sicurezza idraulica dei territori e va quindi a regolare lo svolgimento delle attività inerenti al servizio di piena (vigilanza delle opere idrauliche come argini, chiaviche, chiuse, etc. ed eventuali azioni emergenziali), intervento idraulica e presidio territoriale idraulico per le opere che ricadono per la quasi totalità nei comprensori di competenza territoriale dei Consorzi di Bonifica.

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Il protocollo d’intesa triennale sottoscritto con l’ANBI nel 2012 era stato rinnovato nel 2015 e nel 2018 e, così come gli accordi di programma tra la Regione e i singoli Consorzi di Bonifica territorialmente competenti, risultava in scadenza. Da qui l’approvazione da parte della Giunta regionale del nuovo schema di Protocollo per il triennio 2022-2024, avvenuta nel corso di una delle ultime sedute di fine anno. Il dettaglio operativo dei singoli interventi verrà regolato dalle convenzioni annuali, che verranno stipulate tra i servizi del Genio Civile in capo all’Assessorato dei Lavori Pubblici e i singoli Consorzi di Bonifica competenti per territorio.

 “Con il Protocollo d’intesa ora alla firma delle parti continuiamo ad assicurare un servizio indispensabile per la sicurezza idrogeologica delle opere idrauliche, definendo i compiti che da dieci anni ricadono sui Consorzi di bonifica in qualità di presidi territoriali per i compiti relativi allo svolgimento delle attività che riguardano il servizio di piena e l’intervento idraulico e il presidio territoriale”, spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Aldo Salaris, evidenziando l’importanza di prevenire i rischi e, in caso di emergenza, di intervenire celermente e gestire in maniera efficace gli stati di crisi. “Gli atti programmatori che andiamo a definire sono uno strumento necessario per garantire la sicurezza e presidiare i territori”, ha concluso l’Assessore.

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