Regioni Ue: il pericolo della trappola per i giovani talenti.

Mancano pochi giorni al prossimo meeting del Comitato europeo delle regioni, in programma il 15 marzo per discutere su come le regioni e le città possono trattenere, sviluppare e attrarre i giovani talenti dell’UE. Una missione decisamente in salita in una regione sempre più “outdated” e priva di una classe dirigente evidentemente in crisi di visione e prospettive.

Una regione, come tante nell’UE, dove gli effetti combinati della diminuzione della popolazione in età lavorativa, della bassa percentuale di laureati e dell’abbandono dei giovani in ricerca di migliori opportunità economiche, sta decretando la polarizzazione delle “migliori menti” esclusivamente nelle regioni e città più competitive.

Proprio nel corso dell’evento del 15 marzo il presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR), Vasco Alves Cordeiro discuterà con la vicepresidente UE Dubravka Šuica sulla cosiddetta “trappola dei talenti”.

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Secondo recenti ricerche del CdR, infatti, si ritiene che in circa 82 regioni d’Europa sia alto il rischio di perdita di talenti e quindi di competitività e sviluppo.

Nel corso della riunione è prevista sul tema l’approvazione della risoluzione sulla “Sfruttamento dei talenti nelle regioni d’Europa”. Un’altra risoluzione – sul rafforzamento del dialogo sociale – verrà poi discussa quando il panel di relatori convergerà verso il tema della contrattazione collettiva a livello nazionale.

Durante la sessione plenaria, inoltre, il governo svedese condividerà i dossier prioritari del suo semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione europea e le loro implicazioni per il livello di governo locale e regionale. La Svezia, in particolare, ha già anticipato come priorità la sicurezza, la resilienza, la prosperità, i valori democratici e lo Stato di diritto.

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Inoltre, il CdR adotterà un parere sul futuro del partenariato orientale, di cui tre dei sei membri (Ucraina, Moldavia e Georgia) chiedono l’adesione all’UE.

La plenaria sarà seguita, il 16 marzo, dall’evento” La coesione come ponte verso un’Europa unita e più giusta “, con un dibattito politico sulle sfide e le opportunità che la politica di coesione e il suo futuro devono affrontare, nonché una sessioni tematiche con esperti su come attuare il principio “non nuocere alla coesione” nelle politiche dell’UE.