Programmazione territoriale, firmato l’accordo per il Sarrabus-Gerrei.

Il Sarrabus-Gerrei ha il suo accordo per la programmazione territoriale. Un piano che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo quando si parla di programmazione territoriale nell’isola), sostenere lo sviluppo locale come ricordato nel corso dell’incontro a San Basilio tra l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, i rappresentanti dei comuni, dell’Unione dei Comuni del Gerrei e dell’Unione dei Comuni del Sarrabus.

Scopo della programmazione, secondo l’esponente della Giunta regionale, è di “creare un sistema tra le Unioni di Comuni delle nostra isola con l’obiettivo finale di combattere una delle paghe più gravi che la nostra Isola vive, quella dello spopolamento”. Uno speech interessante dopo una Legislatura passata a combinare poco, per usare un eufemismo, sul tema dell’inclusione dei giovani e delle iniziative per il contrasto del calo demografico nell’Isola.

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Progetti, come spesso accade nella regione, che potrebbero portare ai soliti “non risultati” per i/le cittadini/e dell’area. Sarà stata fatta una seria analisi dei fabbisogni? Giusto per fare un esempio, saranno stati coinvolti i giovani del territorio per quanto concerne gli interventi per il rilancio delle politiche nel Sarrabus-Gerrei?

Non è dato saperlo ma per Fasolino ‘unità’ e ‘collaborazione’ restano le parole trend “da seguire affinché i progetti possano portare ai risultati e agli obiettivi sperati”. Quali? Con quale previsione di impatto e come si contrasterà il fenomeno dell’emigrazione giovanile nel territorio?

L’unico dato disponibile al momento, dopo la conclusione della fase di coprogettazione, è rappresentato dal progetto di sviluppo territoriale “ViviAmo il Sarrabus-Gerrei: un’esperienza tra cultura e natura”, del valore complessivo di 12.100.000, interamente finanziato con fondi regionali.

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“L’obiettivo del Progetto – si legge nella nota “generalista” della Giunta regionale – si articola in due direttrici principali: migliorare la competitività del contesto locale creando le condizioni per generare nuova imprenditorialità e occupazione attraverso la costruzione di una rete di attrattori storico-culturali – ambientali – enogastronomici”. Insomma, oltre la conferma di 8,2 milioni per la valorizzazione turistica locale, 2,8 per i servizi di accoglienza e 1 milione per la “governance e promozione territoriale, sembrerebbe l’ennesimo 1×2 della programmazione territoriale della Sardegna.