Porto Social Summit, David Sassoli: “Basta con le diseguaglianze”.

Oggi, il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli nel corso del suo intervento al Consiglio europeo di Porto ha rimarcato l’esigenza di garantire una maggiore inclusione tra i cittadini europei e introdurre nuove misure per ridurre le disparità sociali nell’UE.

“I nostri cittadini si aspettano molto dalla ripresa che stiamo preparando. Si aspettano che abbia una forte impronta sociale, che abbia l’obiettivo di colmare le disuguaglianze, di rilanciare il lavoro di qualità, di accompagnare tutti nella transizione grande che ci aspetta”.

“La crescita delle disuguaglianze creata dalla crisi da Covid-19 – prosegue Sassoli – minaccia di lasciare un’eredità di povertà e instabilità sociale ed economica che sarebbe devastante. Il Covid-19 ha messo in evidenza le disuguaglianze pre-pandemiche più vividamente di quanto potessimo immaginare. Sarebbe ingannevole pensare che le linee di frattura sociale, allargate dalla pandemia, possano rimarginarsi in fretta e che l’economia e la società possano quindi tornare alla normalità pre-pandemica”.

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In particolare bisogna ridurre le disparità verso i più giovani per il Presidente del Parlamento europeo: “Il Piano europeo di ripresa contiene anche una dimensione sociale indispensabile, poiché permetterà di finanziare misure legate alla coesione sociale e territoriale, nonché misure a favore dei bambini e dei giovani. Questa dimensione mi sembra essenziale: il cambiamento climatico non può essere dissociato dalla giustizia sociale e dalla lotta contro le disuguaglianze. Infatti, le disuguaglianze e la povertà alimentano la crisi ecologica, mentre vediamo che le società più egualitarie hanno una situazione ambientale migliore e una maggiore capacità di diventare più sostenibili”.

“Così, con il Piano europeo di ripresa, l’Europa si sta dando i mezzi per affrontare i problemi strutturali e avanzare ulteriormente verso un’Europa sociale. Il dialogo sociale e l’impegno degli attori sociali saranno essenziali per raggiungere questo obiettivo. Più che mai, oltre al Green Deal e alla Strategia digitale, è necessario riaffermare con forza l’esistenza di un terzo pilastro per la ripresa e la trasformazione dell’UE, il Pilastro europeo dei diritti sociali. Abbiamo la legislazione, abbiamo i mezzi finanziari, abbiamo ora bisogno di una reale volontà politica e dell’impegno di tutte le autorità responsabili per trasformare i diritti sociali in una realtà per tutte le persone nell’UE”.

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