Pnrr, Confindustria Giovani: “Rimettere al centro le politiche giovanili nel nostro Paese”.

Confindustria giovani, in occasione della celebrazione dei suoi 50 anni, chiama la politica e suoi principali attori a partire dai ministri del Governo Draghi, Bonetti, Cingolani e Brunetta fino ad arrivare ‘all’esponente dell’opposizione’ Giorgia Meloni e a uno dei ‘barricaderi’ del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

Un convegno per fare il punto sul Pnrr, definito dai giovani di Confindustria come uno “stanziamento straordinario di risorse ma insufficiente per risanare il Paese” e, inoltre, per discutere su una visione nazionale di lungo periodo, anche perché una volta finita la ‘luna di miele’ del Governo Draghi, il pallino governativo dovrà inequivocabilmente fare i conti con l’anima partitocratica italiana. Da qui la necessità di rivolgere ai rappresentanti politici ‘alcune richieste’ : “Noi crediamo che occorra aprire una nuova fase di riforme a partire dal quella degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro ma anche di puntare sull’open innovation, di puntare con una attenzione forte sulla formazione, su temi come il rientro dei cervelli nel nostro Paese, gli investimenti sulla ricerca, il binomio tra investimenti e industria”.

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Tra i punti più importanti si discuterà della nuova alleanza tra pubblico e privato e, soprattutto, di produttività: “Non possiamo costruire il futuro se i nostri coetanei non investono per primi e non progettano il loro futuro nel nostro Paese. Noi crediamo nel ruolo strategico che le forze politiche avranno nei prossimi anni. Non sarà quindi un evento spot, cercheremo di stimolare il dibattito, di essere una forza responsabile e attenta”.

“Il Pnrr – concludono i giovani di Confindustria – sarà l’occasione per rimettere al centro le politiche giovanili nel nostro Paese, politiche che sono state per troppo tempo appannaggio esclusivamente dei comizi elettorali, della demagogia politica, ma mai al centro di un vero progetto Paese”.

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foto Confindustria.it