Materie prime critiche, PE: “Garantire l’approvvigionamento e la sovranità dell’UE”.

Riduzione della burocrazia, innovazione e puntare a nuovi partenariati strategici con Paesi terzi. Sono questi i punti cardini della posizione adottata dal Parlamento europeo sulle nuove misure per l’approvvigionamento di materie prime strategiche per i Paesi dell’UE.

Auto elettriche, pannelli solari e smartphone: tutti contengono materie prime critiche. Le materie prime critiche sono fondamentali per la transizione verde e digitale dell’UE e la garanzia del loro approvvigionamento è cruciale per la resilienza economica, la leadership tecnologica e l’autonomia strategica dell’Unione europea. Dopo la guerra russa contro l’Ucraina e una politica commerciale e industriale cinese sempre più aggressiva, anche il cobalto, il litio e altre materie prime sono diventati un fattore geopolitico.

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Azioni mirate, quindi, a rendere l’UE più competitiva e autonoma.

Nella loro posizione negoziale in vista dei colloqui con i governi dell’UE, in particolare, i deputati hanno sottolineato l’importanza di garantire partenariati strategici tra l’UE e i Paesi terzi per le materie prime essenziali, al fine di diversificare l’approvvigionamento dell’UE – su un piano di parità, con vantaggi per tutte le parti. Questi partenariati a lungo termine dovrebbero garantire il trasferimento di conoscenze e tecnologie, la formazione e l’aggiornamento professionale per nuovi posti di lavoro, a migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché l’estrazione e la lavorazione dei materiali nei Paesi partner secondo i migliori standard ecologici possibili.

I deputati spingono anche per una maggiore attenzione alla ricerca sui materiali sostitutivi e sui processi produttivi che potrebbero sostituire in futuro le materie prime nelle tecnologie strategiche.

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Nel testo, si fissano inoltre degli obiettivi di circolarità per promuovere l’estrazione di materie prime più strategiche dai prodotti di scarto. I deputati insistono infine sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI).

“La rotta verso la sovranità e la competitività europea è stata tracciata – ha dichiarato Nicola Beer del gruppo Renew Europe -. Con una schiacciante maggioranza dei gruppi politici nel voto di oggi, il Parlamento europeo ha chiarito la sua posizione sulla sicurezza europea degli approvvigionamenti e ha dato un forte mandato per i negoziati con il Consiglio e la Commissione. L’attenzione si concentra sulla riduzione della burocrazia, su processi di approvazione rapidi e semplici, su una spinta alla ricerca e all’innovazione lungo l’intera catena del valore, nonché su incentivi economici mirati per gli investitori privati in vista della produzione e del riciclaggio europei. Allo stesso tempo, per diversificare, il Parlamento europeo si sta concentrando sulla costruzione di partenariati strategici con Paesi terzi”.

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