Debito dell’UE, De Man: “Spese miliardarie, serve analisi dei rischi”.

La Commissione europea negli ultimi anni, per effetto della crisi pandemica e geopolitica, ha promosso l’adozione, insieme alle altre istituzioni vertice dell’UE, il Green Deal europeo (con una dotazione finanziaria di 1000 miliardi di euro), il pacchetto per la ricostruzione UE e mitigare l’impatto del coronavirus (circa 807 miliardi di euro) e il fondo per la ricostruzione dell’Ucraina a seguito l’invasione russa. Sotto quest’ultimo aspetto, nonostante la classificazione al 122° posto (su 180) nell’indice globale di corruzione 2021, all’Ucraina l’UE ha erogato circa 17,8 miliardi di euro dal 2014, tra sovvenzioni e prestiti. Il tutto mentre in Europa si fanno le pulci circa il rispetto dello Stato di diritto a Paesi come l’Ungheria e la Polonia, senza contare, come ricordato dall’eurodeputato di ID, Filip De Man, che ingenti finanziamenti UE “sono stati incanalati verso altri regimi corrotti”.

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Un quadro piuttosto opaco, secondo l’esponente di Identità e Democrazia, che ha chiesto alla Commissione Ue di riferire circa l’analisi del rischio sul debito UE e sulle giustificazioni alla base del finanziamento per la ricostruzione dell’Ucraina, per effetto del quale l’UE corre il rischio di caricarsi di debiti per migliaia di miliardi di euro.

A nome della Commissione von der Leyen, il Vicepresidente esecutivo Dombrovskis ha difeso la bonta dell’azione della Commissione che avrebbe agito con “rapidità e assertività” nonostante una crisi geopolitica senza precedenti. “Per rispondere alla crisi pandemica, l’UE ha messo in atto un pacchetto senza precedenti, la NextGenerationEU. Le regole di bilancio dell’UE e la NextGenerationEU pongono dei limiti all’importo che l’UE può prendere in prestito, in quanto l’UE deve essere in grado di adempiere ai propri obblighi finanziari in qualsiasi circostanza, comprese le recessioni economiche”.

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“In risposta alla guerra della Russia contro l’Ucraina – prosegue – la Commissione ha mobilitato un’assistenza macrofinanziaria eccezionale all’Ucraina di 7,5 milioni di euro nel 2022 e ha proposto fino a 18 miliardi di euro per il 2023. Gli accordi con le autorità ucraine che regolano questa assistenza prevedono condizioni rigorose in materia di trasparenza e lotta alla corruzione”.

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