Lotta alla criminalità organizzata: una nuova strategia per rafforzare la cooperazione nell’UE.

La Commissione europea ha presentato oggi la nuova strategia dell’UE per contrastare la criminalità organizzata. Nel 2019, i proventi da attività illecite nei principali mercati criminali rappresentavano l’1 % del PIL dell’UE, pari a 139 miliardi di EUR. Numeri importanti che hanno portato la Commissione a disegnare una strategia capace di definire gli strumenti e le misure per garantire un maggior coordinamento a livello transfrontaliero e concorrere in modo più incisivo verso lo smantellamento del modello operativo e delle strutture delle organizzazioni criminali. 

Per la vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas, la nuova strategia quinquennale “aiuterà a colpire duramente i criminali attualmente agevolati dalla mancanza di coordinamento tra Stati”. Esigenza di coordinamento tra Paesi membri evidenziata dalla Commissaria per gli affari interni Ylva Johansson:”C’è un chiaro bisogno di intensificare la lotta contro i gruppi della criminalità organizzata. Sono una delle maggiori minacce alla nostra sicurezza. Sono altamente professionali e operano a livello transnazionale: il 70 % è attivo in più di tre Stati membri. Abbiamo già individuato tentativi di truffa nella vendita di oltre un miliardo di dosi di vaccini. Con le misure presentate oggi – conclude la Commissaria – passeremo da una cooperazione di polizia occasionale a partenariati di polizia permanenti e seguiremo le tracce del denaro per identificare i criminali nelle indagini finanziarie”.

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Ylva Johansson, foto Daina Le Lardic © European Union 2020 - Source : EP
Ylva Johansson, foto Daina Le Lardic © European Union 2020 – Source : EP

Attraverso la nuova strategia verrà rafforzata la cooperazione tra autorità di contrasto e autorità giudiziarie in tutta l’UE. Per supportare questo partenariato la Commissione intende ampliare, ammodernare e rafforzare i finanziamenti per la piattaforma multidisciplinare europea di lotta alle minacce della criminalità (EMPACT), struttura che dal 2010 riunisce tutte le autorità preposte a livello europeo e nazionale per identificare le minacce prioritarie della criminalità e affrontarle collettivamente. La Commissione proporrà di aggiornare il “quadro Prüm” per lo scambio d’informazioni su DNA, impronte digitali e immatricolazione dei veicoli. Per fare in modo che le autorità di contrasto in tutta l’UE possano cooperare meglio sulla base di un corpus normativo moderno, la Commissione proporrà, ancora, un codice UE di cooperazione di polizia che sostituirà l’attuale mosaico di differenti strumenti e accordi multilaterali di cooperazione. Raggiungere l’obiettivo di rendere interoperabili i sistemi d’informazione per la gestione della sicurezza, delle frontiere e della migrazione entro il 2023 aiuterà, inoltre, le autorità di contrasto a identificare e lottare meglio contro la frode d’identità, di cui spesso si avvalgono i criminali. Infine, per contrastare al meglio le reti criminali che agiscono sul piano internazionale la Commissione ha proposto oggi l’avvio di negoziati per un accordo di cooperazione con l’Interpol.

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Piano quinquennale che prevede, altresì, il sostegno alle indagini internazionali su reati specifici e altamente prioritari, come i reati ambientali, la contraffazione, il commercio illecito di beni culturali, la tratta di esseri umani e, infine, investimenti per le tecnologie digitali e il trasferimento del know-how e le competenze operative necessarie per condurre indagini digitali.