“La leggerezza dello sguardo”: dal 20 novembre la retrospettiva del cinema di Gianni Amelio.

Sedici film per otto serate in un’accurata selezione di opere cinematografiche e televisive realizzate da uno dei maggiori autori italiani contemporanei. Sono questi i principali ingredienti della retrospettiva “La leggerezza dello sguardo. Il cinema di Gianni Amelio”, in programma da sabato 20 novembre nella Sala Aresu in viale Regina Margherita 38.

I film saranno introdotti da esperti di cinema, critici cinematografici e letterari, docenti universitari provenienti dalla Penisola.

Sabato 20 novembre, alle 17.30, la retrospettiva prende il via con la proiezione del film “La morte al lavoro” (1978) introdotto dal presidente de L’Alambicco, Alessandro Macis, per proseguire alle 19.30 con “Colpire al cuore” (1983), presentato dal regista e sceneggiatore Gianfranco Giagni.

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Domenica 21 novembre alle 17.30 il critico cinematografico Fabio Ferzetti introduce “I ragazzi di via Panisperna” (1988), e alle 19.30 Porte aperte (1990). Domenica 28 novembre il direttore di CineCritica, Pietro Spila, alle 17.30 presenta il film “Il ladro di bambini” (1992) e alle 19.30 “Lamerica” (1994).

Gianni Amelio, AP Photo/Domenico Stinellis
Gianni Amelio, AP Photo/Domenico Stinellis

Il 5 dicembre, alle 17.30, Paolo Minuto dell’Università di Reggio Calabria introdurrà la proiezione di “Così ridevano” (1998), per poi lasciare spazio, alle 19.30, al film “La stella che non c’è” (2006).

Il 15 dicembre alle 17.30, l’introduzione del “Le chiavi di casa” (2004) è affidata a Daniela Marcheschi, critica letteraria, che alle 19.30 presenterà anche “Il primo uomo” (2011).

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Il 19 dicembre alle 17.30 sarà proiettato “L’intrepido” (2013), con introduzione di Patrizia Masala, presidente dell’associazione culturale “La macchina cinema”, e alle 19.30 il film “Felice chi è diverso” (2014), accompagnato dalle note introduttive di Elisabetta Randaccio, critica cinematografica.

Martedì 28 dicembre, l’ultima serata di proiezioni vede in programma alle 17.30 il film “La tenerezza” (2017) e alle 19.30 “Hammamet” (2020), entrambi introdotti dal commento di Anton Giulio Mancino dell’università di Macerata.

L’appuntamento conclusivo si terrà il 29 dicembre nella Sala Castello dell’Hotel Regina Margherita, con l’apertura di serata alle 19, attraverso il concerto omaggio, per piano solo, del maestro Romeo Scaccia, che accompagnerà le immagini più significative dei film di Gianni Amelio. Il regista riceverà quindi il Premio alla Carriera.

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