Insularità e de minimis, Verstager: “Nessun riesame del regime di aiuti”.

Le imprese nelle regioni insulari possono tranquillamente continuare a vivere la propria condizione di svantaggio. E’ quanto sembrerebbe confermare l’ultima dichiarazione della Commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager in risposta all’intervento dell’eurodeputata del gruppo S&D, Josianne Cutajar sul tema della revisione del regime di aiuti de minimis per le imprese localizzate nelle regioni insulari dell’UE.

“L’articolo 174 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea autorizza l’Unione a sviluppare e proseguire le azioni volte a rafforzare la sua coesione economica, sociale e territoriale – aveva dichiarato alcuni mesi fa l’esponente di S&D -. Lo stesso articolo riconosce che occorre prestare particolare attenzione alle regioni che soffrono di gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, come le regioni insulari. Come riconosciuto nella risoluzione del Parlamento europeo del 7 giugno 2022 intitolata “Le isole dell’UE e la politica di coesione: situazione attuale e sfide future”, la disconnessione fisica delle isole e la loro lontananza dalla terraferma creano vincoli e costi aggiuntivi, anche per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’importazione di materie prime e prodotti di consumo e l’accesso all’esportazione. Inoltre, le caratteristiche fisiche e geografiche delle isole determinano debolezze intrinseche nel loro tessuto economico, con conseguente aumento dei prezzi per gli isolani”.

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Da qui la dovuta richiesta circa le possibilità di provvedere alla revisione del regolamento sugli aiuti de minimis per le imprese situate nelle regioni insulari dell’UE.

Amendamenti che non sono decisamente all’ordine del giorno, come ricordato dalla Vestager: “La Commissione ha preso atto delle difficoltà incontrate dai territori insulari. Tuttavia, il riesame degli aiuti de minimis non è lo strumento appropriato per introdurre norme specifiche in materia di aiuti di Stato per le isole. Il regolamento de minimis – prosegue – si riferisce alla nozione di aiuto di Stato, per la quale la Commissione non gode in linea di principio di discrezionalità”.

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