I due Natali delle due Cagliari di Truzzu

Il 25 dicembre si celebrano nel capoluogo sardo due differenti natali per le due differenti Cagliari che condividono il medesimo territorio urbano. Vi è il natale della Cagliari centro, fatto di luminarie, mercatini, decorazioni, pianoforti, politici ridanciani che scattano selfie. Vi è poi il natale della Cagliari delle periferie, caratterizzato dal buio, dall’incuria e dall’assenza totale dell’amministrazione. Un vero e proprio non-natale.

Nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative promosse dal Comune per il natale 2023, l’Assessore alle attività produttive Sorgia ha affermato che << ci sono tanti eventi importanti che sono stati realizzati, oltre che per far respirare il clima natalizio in città, anche per dare ristoro alle attività commerciali che abbiamo sempre supportato, anche nei momenti più difficili>>.

Eventi che, per la quasi totalità, si svolgeranno nelle vie del centro perché, come è noto, lì i commercianti hanno attraversato momenti difficili. Negli altri quartieri, al contrario, hanno fatto la bella vita. Per non parlare del decantato clima natalizio che tutti, grandi e piccini, dovrebbero respirare ma soltanto se si trovano nelle vie dello shopping (hai visto mai che installare due decorazioni natalizie in piazza San Michele non faccia sentire troppo importanti i grandi e i piccini della zona).

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Del resto parliamo di un’amministrazione al cui vertice vi è un Sindaco convinto che i turisti di ogni parte del mondo vengano in Italia per fare la spesa nel mercato di San Benedetto e che agisce come se alle elezioni comunali votassero solo travel blogger, croceristi, Giulini e Gigi Riva. La gestione delle risorse pubbliche per l’animazione natalizia, da questo punto di vista, è il mero indicatore di un consolidato “iato amministrativo” per cui i lavori nella centralissima via Dante vengono portati a compimento, quelli in Sant’Avendrace languono e producono degrado; una pioggia di milioni del PNRR viene riversata sul mercato di San Benedetto, mentre l’anfiteatro romano viene abbandonato alla sua condizione di latrina per sbandati e la Necropoli di Tuvixeddu relegata ad area cani; si lavora a una trasformazione di via Roma che nessuno voleva e si interrompe “a sa scarescia” la costruzione del nuovo porto dei pescatori di Sant’Elia.

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Certo, vi sono le difficoltà date dall’aumento dei prezzi, dalla burocrazia, da un quadro legislativo confusionario. Certo vi sono assessori laureati all’università della vita e dirigenti che hanno buon gioco nello scavalcarli (in entrambi i casi, comunque, scelti dal Sindaco). Si ha tuttavia la sensazione che, per fare un esempio, i problemi causati dal famigerato codice degli appalti si palesino sempre per i cantieri periferici e molto più raramente per quelli di San Benedetto. Cosi come alcuni ritardi, nei lavori pubblici o nelle procedure amministrative, appaiono più o meno accettabili a seconda dei quartieri in cui si verificano.  

In rete circola un reel satirico intitolato “Truzzu is everywhere” in cui sono stati montati insieme i primi secondi dei video che il Sindaco ha pubblicato per raccontare lo svolgimento dei cantieri. I video iniziano sempre con il riturale “ci troviamo in..” seguito dal nome del luogo oggetto del video. L’elenco delle vie nominate da Truzzu nel reel è il seguente: viale Buoncammino (2 volte), viale Trieste, Bastione San Remy, via Roma (2 volte), piazza Nazzari, piazza San Benedetto (2 volte), viale Trieste, via Dante, via Dante Angolo via Cocco Ortu, via San Paolo. Con la sola eccezione di via San Paolo (nella quale i lavori manco a dirlo si sono interrotti poco dopo il loro inizio) si tratta unicamente di vie del centro.

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Il video, pur nella sua natura ironica, rappresenta con grande efficacia la geografia delle priorità nell’azione amministrativa del Comune. Si tratta, va detto, di una tendenza che non nasce con Truzzu ma che con lui si è semplicemente consolidata. Dal 2011, con l’elezione del mediocre e sopravalutato Massimo Zedda, la figura del “Sindaco di Cagliari” è stata sostituita da quella del “Sindaco di alcune strade di Stampace, Marina, Villanova, San Benedetto”. Dato che Truzzu pare destinato a candidarsi alla Presidenza della Regione (e chissà, magari in caso di vittoria ci “regalerà” la SS132) l’auspicio è che la città di Cagliari, tutta la città, abbia nuovamente un Sindaco e che, finalmente, vi possa essere un unico natale per tutti i cagliaritani.

Foto copyright Comune di Cagliari